CANAVESE - Dopo i casi registrati a Settimo Vittone e in Valchiusella, anche nel territorio di Chivasso scatta l’allerta per la «lingua blu» («bluetongue»). Si tratta della febbre catarrale degli ovini.
E’ una malattia infettiva dei ruminanti sostenuta da un virus del genere Orbivirus. Il virus, che non è trasmissibile all’uomo, viene veicolato da moscerini appartenenti al genere Culicoides. Colpisce capre e pecore ed è riconoscibile perchè colora di blu la mucosa della lingua degli animali. La «lingua blu» non intacca la qualità della carne, che resta quindi perfettamente commestibile, ma mette a rischio la sopravvivenza degli animali infetti.
La Regione Piemonte per ora si è limitata a demandare ai servizi veterinari delle Aziende Sanitarie locali l’adozione di misure di controllo in seguito al rilievo di circolazione virale sul proprio territorio. E’ una misura volta a ridurre il rischio di diffusione della malattia, anche attraverso il controllo delle movimentazioni. I casi accertati finora dall’Asl To-4 sono circa una quindicina. Per quanto riguarda, invece, la vaccinazione, su base volontaria, di mucche e pecore attualmente è limitata alle aziende sede di focolaio e limitrofe. Costa circa 7-8 euro a capo. Da Confagricoltura Piemonte arriva un appello agli allevatori a tenere, il più possibile, gli animali al chiuso, evitando il pascolamento, anche se non hanno capi sospetti, e a pulire gli allevamenti con estrema cura.