IVREA - Il progetto pilota «Gatti Galeotti» ha preso il via questa mattina nelle aree all'aperto del carcere di Ivrea, segnando l'inizio di un'iniziativa unica che unisce il benessere animale al supporto sociale per i detenuti. Sette gatti, provenienti da situazioni difficili e affidati alle cure dell'associazione «Alfamici», saranno accuditi da nove detenuti selezionati, che si alterneranno per prendersi cura di loro.
L'iniziativa, finanziata dalla Regione Piemonte e realizzata con l’impegno dell’assessore Gabriella Colosso e della direttrice del carcere Alessia Aguglia, è stata pensata per promuovere la rieducazione attraverso la pet therapy, un metodo già riconosciuto per i suoi effetti positivi in ambienti complessi come quello carcerario. Il contatto con gli animali può avere un impatto significativo sul benessere dei detenuti, molti dei quali sono isolati e senza contatti con il mondo esterno.
Il progetto mira non solo al recupero e alla futura adozione dei gatti, ma anche a sensibilizzare la comunità sul ruolo positivo che gli animali possono avere nel percorso di riabilitazione. Con il sostegno di volontari e della polizia penitenziaria, il supporto del garante dei detenuti, dell'Asl To4, delle Guardie Ambientali d'Italia, del centro diurno Centonove e dintorni di Ivrea, «Gatti Galeotti» ambisce a crescere, con la possibilità di accogliere nuovi felini nei prossimi mesi, confermandosi un esempio concreto di come l’umanità possa essere riscoperta attraverso la cura reciproca e con l'aiuto dei felini.