LEINI' - Un appello a salvare la vita al toro destinato al macello che nella mattinata di lunedì, 13 ottobre 2025, è riuscito a scappare e a rifugiarsi tra le case di Leinì. Dopo un passaggio in via Carlo Alberto, il bovino ha attraversato piazza Ricciolio ed ha imboccato via San Francesco al Campo, prima di essere sedato e recuperato in sicurezza.
Sulla vicenda è intervenuto oggi il sindaco di Leinì, Luca Torella, che ha scritto all'azienda proprietaria dell'animale: «A seguito di quanto accaduto lunedì mattina, con la fuga di un bovino che ha attraversato la nostra città, mi sono sentito in dovere di inviare la seguente lettera all'azienda in questione, dettata dalla simpatia e dalla tenerezza che l'animale ha riscosso non solo nel sottoscritto ma anche in tantissimi leinicesi. Quella di lunedì è stata senza dubbio una giornata movimentata, per fortuna conclusa positivamente. Una giornata che ci ha proiettati al centro dell’attenzione dei giornali e delle narrazioni sui social, che oggi giorno procurano - purtroppo o per fortuna - una visibilità ancora superiore a quella dei normali mezzi di comunicazione. L’unica cosa, avendo vissuto da vicino tutta la vicenda, sulla quale non concordo rispetto a quanto ho letto, sono stati i titoli nei quali si parlava di “panico” e di “terrore” per le strade di Leini. Certo, c’è stata preoccupazione. Certo, in alcuni momenti la situazione poteva prendere una brutta piega ma credo che, grazie alla buona volontà e alla professionalità delle persone intervenute, in primis il personale della Vostra azienda che si è distinto per tempestività e competenza, tutto si sia risolto nel migliore dei modi».
«Queste narrazioni, però, hanno suscitato anche un effetto che, al netto delle complicazioni cui siamo andati incontro nel corso di questa interminabile mattinata, mi sento di condividere, vale a dire un moto spontaneo ed estremamente diffuso di simpatia nei confronti del toro che per diverse ore ha passeggiato per la nostra città - conclude nella sua lettera il primo cittadino leinicese - In molti, in moltissimi, hanno visto in quella fuga il tentativo estremo di salvarsi la vita, e in molti, in moltissimi, vorrebbero sapere che quel tentativo, disperato, è stato coronato da successo. Ovviamente come sindaco non posso chiedere né imporre alcunché: non solo non sarebbe nelle mie prerogative, ma non sarebbe neppure corretto. Posso, però, evidenziare che una decisione che vada in tal senso, ovviamente con modalità e problemi cui bisognerà trovare soluzioni (anche in maniera congiunta laddove necessario), non potrebbe che ingenerare un moto di simpatia nei confronti suoi e della sua attività, nonché - inutile negarlo - una grande pubblicità del tutto gratuita. Confido che si possa concretizzare un tale proposito».








