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PONT CANAVESE - Sono ore d'ansia per i cani, molti dei quali cuccioli, recuperati nei giorni scorsi in un'abitazione alla periferia di Pont Canavese, dove vivevano in pessime condizioni igieniche. Diversi cani, accuditi alla Casa del Cane Vagabondo - Rifugio per animali di Barbania, continuano ad avere problemi di salute e il rifugio ha lanciato un appello chiedendo aiuto. «Queste povere creature piene di diarrea, sporchi luridi, spaventati, nonostante le cure continuano a non stare bene. Abbiamo mandato dei campioni di feci per ulteriori esami - spiegano i volontari - ce la stiamo mettendo tutta ma hanno bisogno di tantissimi fermenti lattici, pappe starter e qualcuno che ci dedichi qualche oretta per somministrare medicine e all'evenienza fare qualche flebo». 

E' possibile contattare la Casa del Cane Vagabondo - Rifugio per animali attraverso la pagina Facebook ufficiale del rifugio (CLICCANDO QUI) dove sono contenute tutte le indicazioni per dare una mano, anche attraverso la Wishlist di Amazon (disponibile CLICCANDO QUI).

Lunedi 29 maggio alcuni volontari sono intervenuti insieme alle forze dell'ordine su segnalazione dei residenti della zona che lamentavano da qualche tempo degrado e cattivo odore. Nell'abitazione, di proprietà di un uomo già noto per episodi simili, vivevano quasi trenta cani, molti dei quali sporchi e spaventati. Ci sono stati anche attimi di tensione nel corso del controllo, con il proprietario di casa che non ha trovato di meglio che aggredire una volontaria. Come detto, vista la difficile situazione, una ventina di cani sono stati smistati in alcune strutture del territorio, in particolare la Casa del Cane Vagabondo di Barbania e il canile di Caluso. 

Allo stesso individuo, condannato due volte per maltrattamenti sugli animali, sono già stati sequestrati in diverse occasioni una quarantina di cani ma, a quanto pare, non c’è stato ancora modo di trovare una soluzione definitiva al problema.