SAN BENIGNO CANAVESE - La «battaglia» ai ratti rischia di causare danni all’intera collettività. Succede a San Benigno Canavese, dove l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alberto Graffino, è corsa ai ripari dopo che qualcuno ha lasciato per strada esche avvelenate per topi. Queste ultime, tuttavia, rappresentano un potenziale pericolo anche per cani, gatti e, più in generale, per gli animali domestici e magari per dei bimbi.
A dare notizia dell’accaduto è stato lo stesso primo cittadino con un post sui social: «Dopo segnalazioni di reperimento di esche velenose, presumibilmente per topi, su pubblica via, particolare pericoloso non solo per altri animali di piccola taglia come cani e gatti, ma che possono cagionare problemi anche ai bambini, volevo informare i concittadini sull'attività programmata nell'appalto relativo alla derattizzazione del territorio comunale: l’ultimo intervento eseguito è avvenuto lo scorso 10 giugno».
Il servizio di derattizzazione igienico-sanitaria sul territorio comunale per il periodo 2024-27 prevede che su ogni area si effettuino sei trattamenti all’anno. «L'approccio alla materia è chiaramente tecnico e vengono effettuati costanti report sull'efficacia degli effetti sulla popolazione animale e gli uffici provvedono a rimodulare l'approccio assieme alla ditta a seconda dei risultati – puntualizza Alberto Graffino - Inutile dire che quanto avviene su pubblica via, dovrebbe essere coordinato con corrette pratiche anche da parte dei privati sulle proprietà, perché è anche (e soprattutto) qui che i roditori reperiscono fonti di cibo e riparo e, senza la collaborazione di tutti non si potrà mai tenere sotto controllo una problematica comunque fisiologica per un paese rurale, attraversato da una moltitudine di canali, soprattutto sotterranei. Ad ogni modo, invito caldamente tutti i concittadini a non eseguire pratiche scorrette e pericolose su pubblica via, per evitare di creare maggior danno piuttosto che risolvere un problema».