VALPERGA - Allarme cinghiali. A mettere in guardia i propri concittadini è stato un residente di Valperga, che ha postato su uno dei gruppo social che si occupano della vita del paese la foto di un «incontro ravvicinato» con alcuni ungulati di grossa taglia in zona cimitero.
L’immagine è stata anche ricondivisa dal primo cittadino, Walter Sandretto. Il post ha fatto molto discutere, tra chi ha parlato di allarmismo ingiustificato e chi invece ha evidenziato il rischio di incidenti stradali oltre ai potenziali danni alle coltivazioni. Proprio di aumentare il numero dei cinghiali abbattuti nel territorio della Val Gallenca e nella fascia pedemontana tra Cuorgnè e Forno Canavese si era discusso a dicembre 2023 in un incontro tra Coldiretti Torino e gli uffici di gestione della Riserva speciale del Sacro Monte di Belmonte. La delegazione di Coldiretti Torino era composta dal presidente Bruno Mecca Cici, il direttore Andrea Repossini e il segretario di Zona di Rivarolo Massimo Ceresole. La rappresentanza dell’Ente di gestione del Sacro monte era guidata dal consigliere Diego Bertotti che, nell’Ente di gestione dei Sacri monti del Piemonte, rappresenta il territorio canavesano del santuario di Belmonte e comprendeva funzionari del settore forestale e guardiaparco dell’ente.
Nella riunione era emerso che nella piccola porzione di territorio boscato della Riserva del Sacro monte di Belmonte il contenimento del cinghiale viene effettuato dal 2008 centrando tutti gli obiettivi numerici approvati dall’Ispra del Ministero dell’ambiente. Lo stesso Ispra ha concesso una proroga di tre anni al Piano di contenimento dell’area protetta che nel 2022 ha portato all’abbattimento di 33 cinghiali con lo stesso numero registrato per l’anno 2023. Nel quinquennio 2019-2023 sono stati abbattuti, dentro la Riserva, 108 cinghiali.