IVREA - Brutto episodio, domenica scorsa, 12 febbraio 2023, sul campo di calcio del Candiolo, nel campionato di Prima Categoria piemontese. L'arbitro Alessandra Ferrante della sezione arbitri di Ivrea, è stata oggetto di insulti e minacce nel corso della partita da parte del pubblico. Si giocava Candiolo-Bricherasio, incontro che ha visto prevalere gli ospiti per 4-1.
Insulti e minacce sono stati messi a referto dal direttore di gara e sono stati ripresi dal giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti, comitato regionale Piemonte e Valle d'Aosta, l'avvocato Chiara Francesca Maria Laudi, coadiuvato dai sostituti Armando Francia, Marco Bertuzzi, Franco Corbo e Marco Maria Schiavone assistito dal rappresentante dell’Aia, Francesco Pannace Francesco.
Sono stati inflitti 400 euro di multa alla società Candiolo e la squalifica del campo per un turno. «Per il comportamento inqualificabile dei propri sostenitori - si legge nel provvedimento del giudice sportivo - che per tutta la durata della gara hanno insultato e denigrato la direttrice di gara con espressioni di chiaro contenuto discriminatorio, arrivando altresì a minacciarla. Il tutto senza che i Dirigenti della Società facessero qualcosa per porre fine a tali condotte ed anzi lo stesso addetto all'arbitro si lasciava andare ad insulti discriminatori. Si rammenta alla Società la sua oggettiva responsabilità per i comportamenti discriminatori tenuti dai propri sostenitori in occasione delle partite nonché dei propri dirigenti, tesserati e soci».
Non solo, un dirigente del Candiolo è stato squalificato fino al 16 giugno 2023: «Per condotta ingiuriosa e discriminatoria nei confronti della direttrice di gara - sottolinea il giudice - nello specifico, già ammonito per proteste, al minuto 30 della ripresa veniva espulso per aver reiterato tale condotta, insultando altresì l'arbitro. Alla notifica del provvedimento, si avvicinava alla direttrice di gara urlando, ingiuriandola e proferendo altresì frase di chiaro contenuto discriminatorio. Sanzione comminata tenendo conto della complessiva condotta del dirigente».