ALBIANO D'IVREA - Passione, determinazione, volontà e capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà. E’ una storia che va raccontata citando la celebra frasi di Nelson Mandela, per il quale «un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso», quella che arriva da Chiesanuova e vede protagonista Rita Saja. C’è anche la firma della pescatrice canavesana, infatti, nello storico terzo posto dell’Italia alla terza edizione dei mondiali di carpfishing.
Sulle acque del Lac de Pannecière, in Francia, le azzurre del commissario tecnico Ivano De Bortoli hanno dato spettacolo e filo da torcere alle agguerrite avversarie. Rita Saja, insieme alla sua affiatata compagna di pescate, Luisella Crivaro, e alle altre nazionali Laura Barluzzi, Chiara Mazzetti, Federica Mainetti, Fabiola Galassi, Veronica Vivani e Ana Maria Gura hanno ceduto il passo solo alle transalpine padrone di casa e al team dell’Ucraina. Le atlete sono state seguite dallo staff tecnico formato da Mauro Mittino e Andrea Dama e accompagnate dal dirigente federale Fernando Landonio.
Sono state 72 ore non stop di gara con emozioni al cardiopalma e colpi di scena: dalle 12.30 di martedì 26 fino alle ore 12.30 di venerdì 29 settembre. «Siamo molto felici - commenta Rita Saja, che è stata già campionessa d’Italia insieme alla novarese, Luisella Crivaro – E’ stata una gara molto dura, una battaglia all’ultima pescata - E' un risultato storico e un’emozione grandissima. E’ un bronzo di “squadra”. Il Ct è stato straordinario, ci ha fatto pescare tutte. Ci siamo preparate molto per questa manifestazione. Il commissario tecnico Ivano De Bortoli ci ha fatto lavorare sodo dal punto di vista tecnico, atletico e psicologico. Siamo partite alla grande con una coppia prima di settore. Ma non è stato facile. Le difficoltà ci sono state. Io e le mie socie abbiamo pasturato molto per attirare i pesci a noi. Il nostro team ha fatto una rimonta spettacolare. Grazie al gioco di squadra, ai consigli che ci siamo scambiate e all’intesa che c’era abbiamo superato un altro momento difficile e portato a casa il bronzo. Fino all’ultima pesata il podio è stato in bilico. E’ stato ancora più bello».
«Un grazie enorme va a tutte le mie compagne, al Ct Ivano De Bortoli e alla mia azienda, Fasti Industriale Spa, e a Carlotta Borga, che mi hanno dato la possibilità di partecipare a questo mondiale storico – conclude Rita Saja – Venivo da un periodo non facile a livello personale. Non è stato facile rimanere concentrata durante la preparazione. Sono fiera di me. E’ un bronzo che ripaga di tanti sacrifici fatti».