CIRIE’ - Dalle montagne del Canavese al sogno delle cime della Patagonia. C’è anche un abile e preparato canavesano nel Cai Eagle Team: gruppo che guidato dall'alpinista Matteo Della Bordella, nell'ambito di un progetto nazionale del Club Alpino Italiano, sarà protagonista di una spedizione internazionale, prevista a febbraio 2025, in Patagonia. Si tratta di 11 ragazzi e 4 ragazze, per un totale di 15 future promesse alpinistiche. È questo l’esito delle selezioni per l’ammissione al Cai Eagle Team, che si sono tenute tra sabato 1 e domenica 2 aprile scorsi in Val d’Ossola. Tra di loro ci sarà Riccardo Volpiano, 24enne nato a Ciriè.
Con lui sono stati selezionati: Alessandra Prato (28 anni, Milano), Iris Bielli (19 anni, Merate), Erica Bonalda (25 anni, Trento) e Camilla Reggio (26 anni, Torino), sono entrate a far parte del team. Tra gli uomini hanno invece spiccato Marco Cordin (23 anni, Trento), Giacomo Meliffi (26 anni, Urbania), Carlo Filippi (24 anni, Torino), Luca Ducoli (22 anni, Breno), Matteo Sella (26 anni, Biella), Dario Eynard (23 anni, Bergamo), Lorenzo Toscani (24 anni, Firenze), Matteo Monfrini (26 anni, Mantova), Marco Cocito (28 anni, Alba) e Daniele Lo Russo (26 anni, Valle Camonica).
Il Cai Eagle Team è un progetto pensato dal Club Alpino Italiano e dal Club Alpino Accademico Italiano insieme all’alpinista, Ragno di Lecco e accademico del CAI Matteo Della Bordella che ha lo scopo di selezionare quindici giovani, offrendogli l’opportunità di sviluppare il talento alpinistico grazie al supporto di tutor scelti tra i migliori alpinisti italiani e internazionali. Lo scopo finale? Guadagnarsi il proprio posto nel gruppo che parteciperà alla spedizione internazionale, prevista a febbraio 2025 e finanziata dal CAI, in Patagonia.
Appassionato di sport fin da bambino, il ciriacese Riccardo Volpiano ha praticato anche nuoto, arrampicata, sci alpino, basket. Il 24enne ha conseguito nel 2022 la laurea magistrale al Politecnico di Torino in Ingegneria Meccanica-Automazione con 110 e lode. «Ho fatto gare di arrampicata fino a 14 anni, poi ho smesso e ho iniziato a scalare vie in montagna con mio papà, alzando man mano l’asticella, fino a scalare negli ultimi anni vie di un certo impegno (almeno per me) fino al ED+ - ha raccontato Riccardo Volpiano nella sua presentazione per il progetto Cai Eagle Team - Ho poi imparato ad apprezzare l’utilizzo di nut e friend e i luoghi solitari salendo alcune vie di stampo più classico. Per quanto riguarda lo sci ho fatto gare fino a 18 anni poi ho deciso di unire la mia tecnica di discesa alla salita con gli sci, così negli ultimi anni mi sono appassionato allo sci alpinismo e sono diventato istruttore presso il CAI Chivasso. Recentemente ho anche iniziato a praticare lo sci ripido fino al 4.3 E3».
«Lo sci alpinismo mi ha conquistato per la sua capacità di unire molte attività in una sola, soprattutto nelle gite impegnative in cui servono anche picca e ramponi, ma che alla fine regala il piacere della discesa e così ho conquistato i miei primi 4000 proprio con gli sci, culminando con il Monte Bianco a maggio 2022» aggiunge il talentuoso alpinista canavesano che studia e organizza con cura le sue avventure, perché, dice, «nei confronti della montagna bisogni sempre restare umili».
Riccardo Volpiano e gli altri componenti del Cai Eagle Team parteciperanno ora a sei settimane di formazione, che si svolgeranno tra maggio 2023 e dicembre 2024 in varie zone delle Alpi (dalla Grigna alle Dolomiti, dal Monte Bianco alla Valle Orco, fino ad arrivare all’Oberland bernese). Saranno incentrate sull’arrampicata (su roccia, su ghiaccio e misto, in fessura), sull’alpinismo e sull’eventuale apertura di una via. Al termine delle settimane verranno selezionati, sulla base della valutazione delle capacità tecnico/alpinistiche, caratteriali e logistiche, i componenti della spedizione extraeuropea conclusiva.