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IVREA - Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta, scriveva il grande poeta Ugo Foscolo. Così è per Titto Porcelli, professore e straordinario uomo di sport, che ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi ha avuto la fortuna di incrociarlo sulla propria strada. Al 56enne, stroncato da un malore fulminante che non gli ha lasciato scampo lo scorso luglio, è stata dedicata una delle palestre dell’istituto Olivetti, dove insegnava.  

L’idea, subito approvata dalla dirigente scolastica Maria Rosaria Roberti, è nata dalle colleghe e amiche di Titto, Annalisa Nola e Carmela Vergura. La notizia dell’intitolazione della palestra a Porcelli è stata accolta con favore anche in tutto il mondo della pallacanestro canavesana. Il 56enne, infatti, era l’allenatore dell’Usac Rivarolo Basket, che militava in serie C Gold, ma aveva anche guidato le squadre dell’Ivrea e del Montalto Dora, riuscendo con impegno, passione e serietà a farsi amare e apprezzare da tutti i suoi giocatori e compagni di staff.