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NOLE - Con una cerimonia svoltasi a Trento all'interno del «Festival dello Sport» organizzato da La Gazzetta dello Sport, Franco Balmamion e Giuseppe Saronni sono entrati a far parte della «Hall of Fame» del Giro d’Italia ricevendo il Trofeo Senza Fine, destinato ai vincitori della Corsa Rosa dall'edizione 2000 in poi. Il meritato riconoscimento è andato ai due campioni, vincitori per due volte a testa del Giro d'Italia, in virtù delle epiche pagine che entrambi hanno scritto nel corso delle loro carriere sulle strade della Corsa Rosa. 

«E' un enorme piacere per me ricevere questo riconoscimento - ha spiegato Franco Balmamion, grande ciclista di Nole - sono sempre stato un regolarista, a posteriori mi dispiace non essere riuscito a vincere tappe anche se mi sono spesso confrontato con rivali più veloci di me. Era un altro ciclismo, all'epoca curavo soprattutto la classifica. C'erano tantissimi campioni. Penso a Pambianco, Baldini, Nencini e Gianni Motta, con il quale ho condiviso il Giro in squadra nel 1966. Il nostro rivale principale, e il corridore che ho ammirato di più, è stato Jacques Anquetil, che un giorno è venuto a casa mia a farsi la doccia dopo una corsa. Mi hanno definito riflessivo, coscienzioso e altruista. Io mi sono sempre comportato come mi hanno insegnato e sono contento di quello che ho fatto nella mia vita».

Mauro Vegni, Direttore del Giro d'Italia: «Come da tradizione abbiamo voluto inserire nella Hall of Fame della Corsa Rosa grandi campioni del passato che con le loro gesta hanno impreziosito il racconto del Giro d'Italia. Quest'anno è un'edizione speciale in quanto inseriremo non uno ma due corridori che hanno segnato due epoche diverse recitando un ruolo da protagonisti. Le due vittorie a testa del Giro d'Italia lo testimoniano ed è quindi doveroso consegnare loro il Trofeo Senza Fine».

Soprannominato «L'Aquila del Canavese», Franco Balmamion è stato un campione precoce, capace di vincere il Giro d’Italia al secondo anno da professionista (1962) e di ripetersi nell’edizione successiva (1963). Balmamion ha incarnato alla perfezione la figura del regolarista, forte sia in salita che a cronometro, ma senza spunto veloce. Nelle sue dodici partecipazioni alla Corsa Rosa non ha conquistato successi di tappa pur piazzandosi nuovamente sul podio finale nel 1967, quando chiuse alle spalle di Felice Gimondi. Classe 1940, Franco Balmamion è il più anziano vincitore vivente del Giro d’Italia.