PERTUSIO - Colpo di ciclo-mercato a tinte canavesane. Il direttore sportivo, Giovanni Ellena, passa dalla Androni Giocattoli a Eolo-Kometa. Noto in passato come Polartec e Kometa, il team è stato fondato da Ivan Basso e Alberto Contador ed è patrocinato dalla Fundación Contador. La squadra è stata lanciata nel 2018 come formazione UCI Continental giovanile di supporto al team Trek-Segafredo. Nel 2021, con il patrocinio del nuovo sponsor Eolo SpA, ha acquisito licenza di UCI ProTeam, e in stagione è stata per la prima volta invitata al Giro d'Italia.

Classe 1966, Giovanni Ellena è anto a Cuorgnè e vive a Pertusio. Da corridore si è aggiudicato il campionato regionale dilettanti del 1991. Da direttore sportivo, dopo aver militato nella Brunero di Ciriè, nel 2006 è entrato a far parte della Selle Italia-Diquigiovanni, diretta da Gianni Savio e poi diventata Androni. Con professionalità, passione e impegno Giovanni Ellena è stato protagonista del rilancio di Gilberto Simoni e ha lavorato con Davide Rebellin e Michele Scarponi. E’ soprattutto conosciuto nel mondo del ciclismo e non solo per aver scoperto e valorizzato il talento del colombiano Egan Bernal, vincitore del Tour nel 2019 e il Giro d'Italia nel 2021, sportivamente cresciuto in Canavese con base a Buasca.

«Stare con i giovani, accompagnarli e seguirli: ecco, credo sia stato questo a farmi innamorare di questo mestiere – si legge nella dichiarazione di Ellena publiccata sul sito ufficiale della Eolo Kometa – Con Ivan Basso avevo già avuto modo in più occasioni di complimentarmi per quello che aveva creato: un progetto serio capace di puntare sui giovani e di crescere con i tempi giusti. Ora si è presentata questa occasione e sono orgoglioso della fiducia che mi hanno dato i fratelli Contador e Ivan, e poi c’è Stefano Zanatta. Lui è un uomo di poche parole e io l’ho sempre stimato tantissimo, sapere che in qualche modo quella stima era ricambiata mi fa un piacere immenso. Entrerò in punta di piedi, in silenzio, perché voglio conoscere e comprendere. In squadra ci sono tante persone molto capaci e valide dalle quali voglio apprendere, e poi sono contentissimo di ritrovare due corridori che conosco: Mattia Bais e Francesco Gavazzi».