RIVAROLO CANAVESE - Amante dello sport e del bello, quasi anticonformista nel suo stile di vita, a volte critico nel suo sguardo sul presente, ma sempre onesto e sincero nel rapportarsi con gli altri. Essere sempre se stessi e mai ostentare: anche sotto le feste Franco Mautino resta fedele al suo iconico mood di «ultimo bohemien canavesano».
A pochi giorni dalla fine del 2024, è tempo di bilanci per il rivarolese: «Dal punto di punto di vista sportivo non è stato un anno molto positivo per me nelle bocce. Ho giocato poco e ho ottenuto risultati non eclatanti. Con il team Frank 0.0 ringraziamo sempre gli sponsor che ci supportano e in questo caso che mi sopportano. Ho progetti importanti per il 2025: cercherò sicuramente di fare più partite e tornei».
«Sono stati 12 mesi non facili per il Canavese e in generale per tutti – aggiunge Frank Mautino – Stiamo attraversando una crisi economica e finanziaria molto importante, le aziende hanno grosse difficoltà. Anche il nostro territorio non ne è esente. Parlando della mia città, di Rivarolo, dove ho le mie radici, abbiamo cambiato amministrazione. Penso che il sindaco, Martino Zucco Chinà, e la sua squadra possano far bene perché sono delle brave persone. Come lo sono anche chi è in minoranza in consiglio. A loro va il mio appello: sono sicuro che faranno un’opposizione sana e costruttiva, unendo anche le forze quando necessario. In questo modo si faranno delle belle cose e Rivarolo tornerà ai fasti del passato, quando era chiamata la “Montecarlo del Canavese"».
Non a caso uno degli slogan di Mautino è: «Amo la mia città, quella delle mie radici, ma Montecarlo è un sogno nel sogno»: «Quando vai nel Principato è già un sogno – aggiunge Frank – Ormai non è più, tuttavia, la Montecarlo della mia gioventù e dei miei tempi, quando anche un bohemien come me poteva frequentarla e venire accettato per quello che si era. E’ cambiata molto: oggi contano solo i soldi».
«Il passato e il futuro restano solo nel presente» per Mautino: «E’ il mio consiglio per il 2025. Bisogna sempre sognare e credere nei propri sogni, indipendentemente dall’età che si ha. Altrimenti si ha una vita spenta».