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SAN FRANCESCO AL CAMPO - La Città metropolitana di Torino sostiene convintamente la candidatura di San Francesco al Campo a Capitale Europea del Ciclismo 2026, lanciata a fine gennaio durante un evento al Velodromo Francone. Domenica 5 maggio proprio dall’impianto di San Francesco al Campo partirà la seconda tappa del Giro d’Italia 2024, con l’arrivo ad Oropa, per onorare la memoria di Marco Pantani, a vent’anni dalla scomparsa del «Pirata», che proprio sulla salita che porta al santuario mariano compì una delle sue imprese più memorabili.

Nella lettera con cui annuncia ufficialmente l’appoggio alla candidatura, Sonia Cambursano, Consigliera metropolitana delegata delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica, sottolinea che la valorizzazione del Velodromo Francone e la vocazione del Canavese a diventare una destinazione cicloturistica di rilevanza internazionale sono pienamente coerenti con gli obiettivi del Piano Strategico Metropolitano 2024-2026, che è in fase di definizione. «Insieme agli altri stakeholder del territorio abbiamo elaborato la visione di una Torino Metropoli più sana, più attrattiva, più inclusiva e più ecologica. - ricorda la Consigliera Cambursano – Nel progetto di San Francesco al Campo Capitale Europea del ciclismo ritroviamo le linee di fondo e le grandi sfide indicate nel Piano Strategico. In primis nella direzione della costruzione di una Città metropolitana più sana, in cui la pratica sportiva e stili di vita corretti ed equilibrati, contribuiscono alla prevenzione delle patologie croniche e al contenimento del loro impatto sul servizio sanitario nazionale. Siamo assolutamente convinti che l’utilizzo della bicicletta, sia per la pratica sportiva agonistica e amatoriale che per gli spostamenti quotidiani a breve distanza vada incoraggiato e sostenuto, anche grazie al potenziale di comunicazione e mobilitazione delle comunità derivante da iniziative come la candidatura di San Francesco al Campo».

La Consigliera Sonia Cambursano sottolinea inoltre che «per costruire una Città metropolitana più attrattiva è fondamentale coinvolgere i giovani in eventi che generano attenzione verso il nostro territorio. Se poi parliamo di una Città metropolitana più inclusiva, come non pensare ai valori positivi dello sport, come il talento, il merito e la parità, senza distinzioni o discriminazioni. Le due ruote rappresentano in questo senso un autentico simbolo di inclusione, perché tutti imparano ad andare in bicicletta sin da bambini. Senza dimenticare, infine, che nella Città metropolitana più ecologica che vogliamo costruire insieme alle comunità locali, le modalità di trasporto inquinanti dovranno lasciare spazio ad una mobilità a basso o a zero impatto ambientale, come appunto quella garantita dalla bicicletta, strumento di gioco nell’infanzia, occasione di svago e salutare pratica sportiva a tutte le età. Se San Francesco al Campo sarà Capitale Europea del Ciclismo lo sarà perché l’intero territorio crede nel futuro della bicicletta».