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VOLPIANO - Lunedì 30 settembre le porte del municipio di Volpiano si sono aperte per accogliere la campionessa, Andreea Ionela Mogos. A settembre, l’atleta, che ha vissuto a lungo in città, ha conquistato una straordinaria medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024. La talentuosa schermitrice ha fatto parte con Beatrice Vio Grandis e Loredana Trigilia del team azzurro che è salita sul terzo gradino del podio della competizione a squadre di fioretto. 

Classe 1988 fiorettista e sciabolatrice, Andreea Mogos ha in bacheca anche un bronzo nel fioretto a squadre di Rio, nel 2016, e l'argento alle Paralimpiadi di Tokyo del 2020. Il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, insieme ai suoi assessori ha consegnato all’atleta canavesana una pergamena ad hoc. Il primo cittadino ha anche sottolineato come Andreea Ionela sia un esempio per quanto fatto nello sport e non solo e l'ha invitata a raccontare la sua esperienza di grande atleta e donna nelle scuole, incontrando i giovani studenti. 

«Innanzitutto, vorrei ringraziare Volpiano e i suoi cittadini, che quando ho avuto quel terribile incidente all’estero sono stati vicini alla mia famiglia aiutandola in tutti i modi, anche con una raccolta fondi per coprire le spese per il mio rientro in Italia. Parigi è stata una bellissima esperienza – ha raccontato Andreea Ionela Mogos, che è laureata in Scienze motorie - La cerimonia di apertura dei Giochi in Place de la Concorde e gli Champs-Elysées, dove si è svolta la sfilata degli atleti, è stata emozionante. E’ stata la mia terza Paralimpiade. Avevo già vinto un bronzo a Rio e un argento a Tokyo. Mi manca l’oro per chiudere il cerchio, chissà, magari a Los Angeles…».

Andrea si è avvicinata allo sport dopo l'incidente d'auto che a 18 anni le ha cambiato la vita, costringendola su una carrozzina. Ha provato con il tennis e il ping-pong, poi il colpo di fulmine con la scherma. «Peccato aver trovato la Cina in semifinale. Sono fortissime – ha spiegato la fiorettista, - Siamo state le uniche ad averle messe in difficoltà. Come squadra siamo molto unite. A dicembre andremo in vacanza insieme per festeggiare questa medaglia. Dedico questo bronzo olimpico a me stessa e a tutte le persone che mi sono state vicino e mi hanno aiutata a migliorare. Alla mia famiglia e al mio compagno, Luca, che è anche il mio preparatore. Si fanno tanti sacrifici però quando hai questa medaglia in mano ti senti ripagata, anche se è più importante il percorso che si compie per arrivare ad un traguardo del genere che il successo finale».