Può una maglia rosa (come quella del Giro d'Italia o, per restare in ambito calcistico, quella del Palermo) scatenare degli insulti omofobi? A quanto pare si. Sarebbe successo il 9 marzo a Volpiano, nel corso del torneo di calcio memorial Antonio Goia. Un caso che sta diventando nazionale. Succede che la squadra dei giovanissimi fascia B del Settimo Calcio scenda in campo con una maglia rosa. Dall'esterno, alcuni giovani, identificati come giocatori della juniores del Volpiano appena usciti dall'allenamento, se la prendono con le magliette e, soprattutto, con coloro che le indossano. 
 
«Il Settimo Calcio - si legge sul profilo ufficiale della società sportiva - denuncia un fatto spiacevole nei confronti dei nostri ragazzi, da parte della Juniores Del Volpiano Calcio. Durante l'incontro tra Alpignano e Settimo del 22^ Memorial Goia sul campo del Volpiano, succedeva un episodio gravissimo: i giocatori della Juniores del Volpiano dopo l'allenamento, rivolgevano ai ragazzi del Settimo mentre giocavano la partita, insulti razzisti ed omofobi. Il Dirigente segnalinee del Settimo, Carmelo Maimone invitandoli ad un comportamento più corretto ed educato, veniva fatto segno a sua volta di insulti, minacce e sputi. Per dovere di cronaca segnaliamo che uno dei giocatori del Volpiano, del quale non conosciamo l'identità, immediatamente si scusava a nome propio e della società per il comportamento inaccettabile dei compagni. Riteniamo che questo ragazzo dovrebbe essere la norma è non l'eccezione in ambito sportivo e nella vita di tutti i giorni».
 
Secondo Repubblica, che ha riportato il caso questa mattina, i giocatori fuori dal campo avrebbero dato dei finocchi ai ragazzi impegnati nella partita (rei, appunto, di indossare una maglia rosa) poi se la sarebbero presa con un giocatore di colore. Per ora la dirigenza del Volpiano non ha preso le distanze dall'accaduto. Probabilmente solo perchè sono in corso tutte le verifiche del caso per individuare gli autori dello spiacevole comportamento.