CHIVASSO - Domenica a Chivasso, in attesa della gara di Moto Gp a Valencia che ha laureato Pecco Bagnaia campione del mondo, sul palco allestito in piazza d'Armi, davanti a 6000 persone, è salita anche Giulia Giada Cordaro, madrina dell'evento, amuleto porta fortuna per Pecco e i suoi fans, che in questa occasione, come già altre volte, ha deciso di diffondere un suo personale messaggio contro la violenza di genere.
«Non siamo sbagliate, noi siamo noi le vittime - ha detto Giulia Giada Cordaro, già finalista di Miss Italia, dal palco di Chivasso - e dobbiamo assolutamente parlare, farci aiutare, aprirci e comunicare quello che ci succede. Io non sono contro l'uomo ma contro la violenza. E' la violenza in generale che va denunciata».
26 anni di Borgaro Torinese, Giulia Giada Cordaro era già stata uno dei volti della campagna anti violenza lo scorso anno, quando era tra le finaliste dell'edizione 2022 di «Miss Italia». Aveva infatti aderito all'iniziativa «Guarda Bene chi Ami» rivelando di essere stata anche lei vittima di violenza: «Ciao, sono Giulia e anche io nel 2021 ho subito una violenza sessuale. Non è facile oggi raccontarvi ciò, non è facile per me aprirmi a infinite persone raccontando una cosa così personale. Mi sono però ripromessa e ripetuta una cosa: “quando questa storia si chiuderà, ne parlerò a tutti».
«Se con la mia esperienza posso aiutare anche solo una donna ad uscire dal quell’infernale buco nero dove anche io sono caduta, per me sarà una vittoria – aggiunse allora via social - non vi racconterò nei dettagli quello che mi è successo, quello non è importante. La cosa importante è che dobbiamo denunciare. Dobbiamo avere la forza di farci aiutare, dobbiamo assimilare che non siamo noi sbagliate, che non siamo noi sporche, non siamo noi che abbiamo dato il consenso. Noi siamo le vittime».