IVREA - Nella giornata di ieri, 16 ottobre 2025, alle ore 14 circa, durante un’operazione di controllo effettuata nel primo piano della casa circondariale di Ivrea, il personale della polizia penitenziaria ha ritrovato, all’interno di una camera occupata da due detenuti italiani, uno smartphone perfettamente funzionante. Il dispositivo, ancora acceso e operativo, con messaggi in arrivo al momento dell'intervento degli agenti, era stato nascosto tra gli indumenti sporchi.
Il telefono è stato posto sotto sequestro e i due detenuti sono stati denunciati a piede libero. L’operazione conferma, ancora una volta, la necessità di interventi urgenti e strutturati. «La casa circondariale di Ivrea - sottolinea la segreteria Osapp - è ormai diventata un vero e proprio call center illegale. Il ritrovamento odierno è solo l’ultimo di una lunga serie. È urgente studiare soluzioni concrete per inibire le comunicazioni illecite, a partire dall’introduzione di sistemi di schermatura del segnale telefonico».
«La grave carenza di organico - prosegue l'Osapp - aggrava ulteriormente una situazione già estremamente critica. Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria operano in condizioni difficilissime e nonostante tutto continuano a garantire la sicurezza e il rispetto delle regole all’interno degli istituti. È indispensabile un intervento immediato da parte dell’Amministrazione Penitenziaria Centrale».








