Galleria fotografica

IVREA - Paura ieri e l'altro ieri all'interno del carcere di Ivrea. Un detenuto marocchino trentaduenne, trasferito dal carcere di Biella per ragioni di ordine e sicurezza, è stato al centro di un grave evento. A darne notizia il sindacato autonomo della polizia penitenziaria Osapp.

Il detenuto, precedentemente segnalato per comportamenti problematici, si è reso protagonista di un altro grave episodio che ha coinvolto il personale di polizia penitenziaria del terzo piano del carcere di Ivrea. Per motivi non noti, ha minacciato gli agenti utilizzando lame da barba (del tipo consentito), fissate alle dita con del nastro biadesivo. Successivamente, si è spogliato ed ha cosparso il proprio corpo d’olio, contaminando anche l’ingresso della sezione detentiva per ostacolare qualsiasi intervento da parte del personale. Non contento, ha preparato in una pentola una miscela di olio bollente e zucchero, minacciando gli agenti.

Dopo un’articolata e lunga mediazione, il detenuto ha rinunciato al suo intento ed è stato immediatamente trasferito nel reparto di isolamento precauzionale. Tuttavia, nella giornata di ieri, 14 dicembre 2023, all’interno della sua cella, ha tentato di accecare un altro detenuto con un pugnale rudimentale. La vittima è stata prontamente trasportata in ospedale a Ivrea per l’applicazione di punti di sutura a seguito delle lesioni riportate. Il detenuto marocchino ha successivamente ingerito delle batterie, rendendo necessario il suo urgente trasferimento sempre all'ospedale di Ivrea per ricevere le cure del caso.

Il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci: «Oramai i detenuti sembrano agire impunemente, compiendo atti estremi per ottenere trasferimenti in Istituti di loro gradimento. Chiediamo l’intervento urgente della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affinché dichiari lo stato di emergenza nelle carceri italiane ed istituisca un Commissario Straordinario al fine di ristabilire l’ordine e la sicurezza in questa grave situazione». Il sindacato Osapp si è complimentato con il personale della polizia penitenziaria di Ivrea per l'intervento risolutivo.