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IVREA - Non ci sarà nessuna misura restrittiva per Omar Favaro. E’ stata questa la decisione del Tribunale del Riesame di Torino in merito all'indagine della procura di Ivrea sul conto dell’uomo, coinvolto nell'omicidio di Novi Ligure di 22 anni fa quando vennero uccisi la madre e il fratello dell'allora sua fidanzatina Erika De Nardo. Favaro è sotto inchiesta per una vicenda di presunti maltrattamenti alla ex moglie.

La procura di Ivrea aveva chiesto il divieto di avvicinamento all'ex moglie, circostanza respinta dal giudice per le indagini preliminari. Per questo motivo la procura aveva presentato ricorso al Tribunale del Riesame. L'avvocato difensore, Lorenzo Repetti, ha sottolineato che dallo scorso mese di gennaio Omar non ha la possibilità di incontrare la figlia nonostante sia stato disposto l'affidamento congiunto con la mediazione degli assistenti sociali. Omar è incredulo e molto provato dal fatto che non riesca più ad avere notizie della propria figlia. Per questo ci muoveremo nelle competenti sedi».

«Questa vicenda non ha nulla a che vedere con i fatti di Novi Ligure – aveva aggiunto il legale di Omar all'uscita dal palazzo di giustizia di Torino - Questa è una vicenda personale e privata. C'è stata una battaglia su questa figlia in ambito civilistico ma devo sottolineare che una consulenza d'ufficio ha confermato che Omar è un buon padre e può vedere la figlia».