IVREA - Un finale amaro, che, nella fiction, avrebbe sicuramente fatto arrabbiare il burbero vicequestore Rocco Schiavone, protagonista dell’omonima serie prodotta dal 2016 e trasmessa da Rai 2. Nemmeno il tempo di salutare l’amatissimo attore, Marco Giallini, in città per le riprese della versione per il piccolo schermo del libro «Le ossa parlano», che scoppia la polemica all’ombra delle Rosse Torri.
Nella location dove hanno sostato i camper della troupe televisiva, infatti, dopo la loro partenza sono rimasti, a fare brutta mostra di sé, diversi cumuli di immondizia. Spazzatura di vario genere abbandonata malamente sull’asfalto. «Sono giorni che vedo foto di concittadini con l'attore che ha girato il film in città. Mi fa piacere perché tutto ciò che vivacizza la città mi rende felice, che Ivrea sia considerata ed apprezzata ovunque mi rende felice, Ivrea ha inoltre anche bisogno di trovare una nuova strada economico-sociale. Gli Eporediesi e l'amministrazione sono stati accoglienti ed ospitali con attori e staff. Hanno avuto assolta ogni loro richiesta che nemmeno ai residenti era ed è concessa – scrive Vincenzo Ceratti sui gruppi social dedicati alla vita di Ivrea - Mi fa più male quindi vedere la mancanza di rispetto che abbiamo avuto in cambio di tanta accoglienza. Questo è come hanno lasciato il luogo in cui hanno sostato con le loro attrezzature ed i loro camper. I bidoni c'erano, non era difficile buttarci dentro tutta la schiffezza invece di lasciarla per terra».
Le foto con la spazzatura abbandonata hanno fatto immediatamente discutere. Qualche utente di Facebook, oltre a chiedere l'intervento del Comune, ha anche proposto di contattare Striscia la notizia e far consegnare alla produzione della serie di Rocco Schiavone un tapiro ad hoc.
La produzione ha poi risposto sulla vicenda svelando quello che è successo: nell'articolo disponibile cliccando qui tutti i retroscena.