IVREA - Bidoni ritirati prima della partenza della troupe, «assolto» il vicequestore più amato della televisone italiana. Si arricchisce di un sequel, giusto per utilizzare una terminologia cara al mondo dello spettacolo, il caso della spazzatura abbandonata nella location dove hanno sostato i camper della troupe televisiva della serie tv Rocco Schiavone, giunta in città per le riprese della versione per il piccolo schermo del libro «Le ossa parlano».
Le foto della spazzatura di vario genere abbandonata malamente sull’asfalto avevano fatto molto discutere sui social. Qualche utente aveva proposto anche l’assegnazione di un tapiro d’oro ad hoc alla produzione della fiction prodotta dal 2016 e trasmessa da Rai 2 con Marco Giallini attore protagonista.
In realtà, la criticità sarebbe stata causata da un problema con la raccolta dei bidoni nell’area da parte di Scs frutto di un errore di comunicazione. «Mi sono occupato personalmente, fin dal primo giorno ad Ivrea, di dotare la nostra area "Campo base situata in P.zza Mascagni", con 2 bidoni dell'immondizia forniti alla ditta SCS in accordo con il Comune di Ivrea - spiega per la produzione René Cuignon - per tutta la settimana sono stati svuotati regolarmente fino all'alba di sabato 20 aprile 2024. Quello stesso giorno mi sono accorto che i bidoni erano stati rimossi (molto probabilmente la ditta pensava avessimo finito) ed io stesso ho avvisato l'operatore SCS del problema (c'è un messaggio audio a garanzia). Data la mancanza dei bidoni, l'accordo è stato quello di stoccare gli ultimi sacchi dell'immondizia, più qualche legname e ferro, al bordo del piazzale (c'è un messaggio di risposta a garanzia). Da quanto riferitomi, l'immondizia è stata ritirata il lunedi».
«Ci tengo quindi a contestare in maniera assoluta l'accusa di abbandono o poca attenzione in merito alla pulizia ed alla gestione dei rifiuti nei vari set e spazi utilizzati dalla produzione, questione sempre molto cara e di grande attenzione in tutti i nostri lavori. Un banale errore di comunicazione non può essere strumentalizzato al fine di mettere in cattiva luce il lavoro svolto sia dalla produzione che dal Comune di Ivrea. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le persone che hanno supportato e sopportato la nostra "invasione pacifica" dimostrandoci oltre che un grande affetto anche una disponibilità assoluta».