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MAZZE’ - Domenica 6 luglio 2025 alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Mazzè, la comunità locale si ritroverà per un momento di preghiera e raccoglimento in ricordo di Jacopo Peretti. Gli amici e coloro che hanno voluto bene al 33enne, morto lo scorso 29 giugno nell'esplosione di un alloggio in via Nizza 389 a Torino, si stringeranno in un ideale abbraccio al dolore della famiglia.

Jacopo aveva vissuto per tanto tempo a Mazzè. Aveva anche frequentato il liceo scientifico Newton di Chivasso. Da cinque anni abitava a Torino, dove lavorava in un negozio di telefonia e servizi internet. In precedenza aveva anche lavorato in Comdata a Ivrea.

Per quell'esplosione, che sembrava accidentale, oggi la polizia di Torino ha arrestato un uomo. Si tratta di una guardia giurata 40enne in manette per crollo doloso e omicidio. Le indagini della squadra mobile hanno evidenziato elementi tali da far propendere per una matrice dolosa del disastro. Partendo dalle attività tecniche eseguite dai Vigili del Fuoco, il punto d’innesco dell’incendio è stato localizzato in uno specifico appartamento al quinto piano dello stabile di via Nizza. Gli inquirenti della Polizia di Stato hanno sviluppato questa traccia investigativa concentrandosi sugli occupanti dell’abitazione e iniziando a circoscrivere il contesto nel quale è maturato l’evento.

In particolare, attraverso una minuziosa analisi dei video delle telecamere presenti nei pressi del condominio e grazie alla collaborazione di alcuni testimoni, è stato identificato il presunto responsabile del gesto e conseguentemente l’autore dell’omicidio del giovane e della esplosione della palazzina. Il soggetto è stato arrestato oggi e portato in carcere.

Sono in corso approfondimenti in ordine alla ricostruzione della dinamica dei fatti e sul movente che, allo stato, appare essere di natura personale (probabilmente nei confronti di una ex compagna) e che, comunque, sembra escludere qualsiasi coinvolgimento dell'unica vittima Jacopo Peretti, che secondo le indagini «può ritenersi non fosse in alcun modo destinatario dell’azione delittuosa», come precisa la nota emessa oggi dalla polizia.