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RIVAROLO CANAVESE - Subito dopo l'esplosione del caso Rivarolese, abbiamo contattato il presidente della società, Josè Luis Surace, ormai da anni alla guida dello storico team canavesano. Ecco le sue impressioni dopo la lettera dei genitori in merito alla mancata iscrizione dei loro bambini.

«Il direttivo della società ha chiesto alla scuola calcio di fare un po' più di selezione per aumentare la qualità delle squadre del settore giovanile - spiega il presidente - specie per quelle che escono dalla scuola calcio, in modo per far arrivare i ragazzi pronti a competere a livello regionale. La nostra è una delle poche società del Canavese che gioca a livello regionale e stiamo cercando di essere all'altezza. Abbiamo notato che, spesso, raggiungiamo un buon livello ma se non si fa selezione e non si dà una certa impostazione fin dalla scuola calcio, risultiamo un po' indietro rispetto ad altre società».

Questa selezione, ovviamente, non riguarda la scuola calcio, il settore dei «primi calci». «I bimbi nati tra il 2016 e il 2019 vengono ovviamente iscritti tutti, ci mancherebbe. Abbiamo iniziato il progetto di selezione dalle annate 2013, 2014 e 2015. I nostri tecnici hanno seguito anche altre squadre della zona per completare gli organici. Abbiamo incontrato tutti i ragazzi e le famiglie e si è deciso di fare una selezione». Nel caso dei genitori che lamentano l'esclusione, Josè Luis Surace precisa che era stato proposto loro di avviare una società satellite con base a San Giorgio Canavese: «Abbiamo dato la nostra disponibilità a tutti di andare a giocare lì, con pullman della società che avrebbe portato i ragazzi al campo, sempre seguiti dai nostri tecnici. Purtroppo la proposta non è stata accolta e molti genitori non si sono neanche presentati alla riunione».

Il presidente sottolinea poi che, a Rivarolo, la situazione impianti è piuttosto problematica. «Ci troviamo in una situazione precaria per i campi. Abbiamo solo un campo a otto recente, due campi a cinque e un polisportivo per ora non omologato per gli allenamenti. Per il campo a 11 nuovo di zecca non abbiamo ancora la disponibilità ad usarlo e speriamo che, a breve, il Comune sblocchi la situazione. Ogni anno investiamo 50 mila euro per gli impianti: non cifre da poco. Quindi siamo in difficoltà a organizzare terze squadre per accontentare tutti. La Rivarolese è sempre stata un punto di rifermento in questo territorio per i bambini di tutto il territorio e lavoriamo ogni anno per prepararli calcisticamente al meglio».