RIVAROLO CANAVESE - La procura di Ivrea ha chiuso le indagini sulla strage di Rivarolo dello scorso 11 aprile. Renzo Tarabella, 83 anni, che ha ucciso la moglie, il figlio disabile e i vicini di casa, è accusato di omicidio volontario premeditato. I legali dell'uomo valuteranno la possibilità di chiedere una perizia psichiatrica per valutare le condizioni del pensionato.

Scampato al suicidio, Tarabella è ancora detenuto nel repartino dell'ospedale Molinette di Torino. In questo mesi è stato più volte interrogato dagli inquirenti. La dinamica ipotizzata dai carabinieri di Rivarolo nel corso dei primi accertamenti è stata sostanzialmente confermata dallo stesso Tarabella durante l'interrogatorio di garanzia. 

Al mattino ha ucciso prima la moglie poi il figlio disabile. A quel punto ha atteso fino a sera per freddare i vicini di casa. In nottata, poi, al momento dell'irruzione dei carabinieri del nucleo radiomobile di Ivrea all'interno dell'alloggio di corso Italia, Tarabella ha rivolto la pistola contro se stesso ma il colpo sparato sotto il mento lo ha trapassato senza ledere organi vitali.