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SAN BENIGNO CANAVESE-VOLPIANO - I cimiteri del Canavese nel mirino dei predoni dell’oro rosso. Dopo i raid compiuti dai ladri nei camposanto di Chivasso, capoluogo e frazione di Castelrosso, nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 agosto 2023, i malviventi sono entrati in azione a Volpiano e San Benigno Canavese. A darne notizia con un messaggio affidato alla piazza virtuale dei social sono stati gli stessi cittadini. Per loro l’amara scoperta, mentre si sono recati in visita ai propri cari defunti, di trovare le tombe prive dei vasi di rame e bronzo fino alla terza fila dei loculi. Sono centinaia le tombe depredate.

Rabbia e indignazione sono i sentimenti che hanno poi accomunato i volpianesi agli abitanti di San Benigno, anche loro colpiti negli affetti dall’ultimo blitz, in ordine cronologico, dei predoni dell’oro rosso. Una ventina di portafiori e vasi il bottino dei balordi, che hanno, approfittato dell’assenza del custode per scavalcare la recinzione del cimitero e colpire indisturbati e senza nessun rispetto per i defunti. Le indagini dei carabinieri sono in corso: con tutta probabilità si tratta sempre della stessa banda di malviventi dedita, soprattutto, ai furti e alla rivendita di rame sul mercato nero.

Intanto, completate le operazioni straordinarie di pulizia, da domani, sabato 26 agosto 2023, sarà riaperto il cimitero di Castelrosso a Chivasso (nelle foto). I fiori sintetici disseminati dai ladri sono stati sistemati nelle adiacenze delle tombe in modo da essere riconosciuti e riposizionati dai legittimi proprietari. Il sindaco chivassese, Claudio Castello, ha chiesto agli uffici comunali di valutare tutte le soluzioni percorribili a tutela dei cittadini danneggiati dall’incursione criminale.