RIVAROLO CANAVESE - Nuovo interrogatorio, la scorsa settimana, per Renzo Tarabella, il pensionato di 83 anni autore del plurimo omicidio di corso Italia a Rivarolo Canavese. Lo scorso 10 aprile l'uomo ha sparato alla moglie e al figlio disabile poi ha ucciso i vicini di casa, proprietari dell'alloggio in cui viveva con la famiglia. Ora è nel reparto detenuti dell'ospedale Molinette di Torino.
Ripercorrendo il dramma di quelle ore, Tarabella ha detto al pubblico ministero Lea Lamonaca di aver ucciso la moglie e il figlio su richiesta della donna, «stanca di vivere», costretta a letto dalla malattia e con il fardello di un figlio disabile. Tarabella ha nuovamente confermato di aver sparato prima alla moglie, Maria Grazia Valovatto, e al figlio Wilson Tarabella. Poi, in serata, mezza giornata dopo aver sterminato la famiglia, ha sparato ai coniugi Osvaldo Dighera e Liliana Heideimpergher.
Alle 3 e mezzo di notte, quando i carabinieri del nucleo radiomobile di Ivrea sono riusciti ad entrare all'interno dell'alloggio, il pensionato ha rivolto la pistola contro se stesso ma il colpo, sparato da sotto il mento, è uscito dallo zigomo senza ferire organi vitali. La procura ha acquisito le relazioni del Ciss 38, per capire se sia stato fatto tutto il possibile per aiutare la famiglia, e quelle dei carabinieri relative alla pistola del pensionato, detenuta dal 1978, e al porto d'armi scaduto nel 2016.