Galleria fotografica

Più la tecnologia avanza, più le automobili si riempiono di funzioni sempre nuove per aiutare, supportare, alleggerire i compiti di chi guida. E sono ormai talmente tante e diffuse, che secondo uno studio realizzato in Inghilterra buona parte degli automobilisti neanche li conosce tutti. O meglio, non fa in tempo ad impararle che già ne escono di nuove e sempre più sofisticate.

Tanto per fare un volo veloce, nel campo sconfinato degli “Adas” (Advanced Driver Assistance Systems) si va dal classico Cruise Control, le versioni più recenti con rilevazione dei cartelli stradali e raggiungimento automatico della velocità consentita, all’AEB, la frenata automatica di emergenza. E ancora il monitoraggio degli angoli ciechi e il mantenimento della corsia di marcia. Per poi andare sul sofisticato con i rilevatori del livello di stanchezza del guidatore che nel caso invitano ad una sosta e magari in caffè. Doppio.

Ma fra software e sensori, quali sono i sistemi che gli automobilisti gradiscono di più? Se l’è chiesto TechInsight”, azienda specializzata nella tecnologia avanzata attraverso la ricerca “Connected features interest survery report”. Un’analisi partita coinvolgendo 4.990 automobilisti fra Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Cina a cui è stato chiesto di classificare 28 sistemi di bordo in ordine di importanza e utilità.

A svettare, ovunque nel mondo, è la questione del parcheggio. Sistemi che sappiano valutare la disponibilità di posti auto, guidando fino a destinazione e poi magari – perché no – sistemando la vettura da soli, sono il sogno proibito che accomuna gli automobilisti. Seguono a ruote l’efficacia degli avvisi sul traffico e magari anche il costo dei pedaggi autostradali, che dall’avvento di sistemi come il “Telepass” restano un mistero fino all’arrivo della fattura.

Non manca la possibilità di prenotare i posti auto in anticipo e la possibilità di effettuare pagamenti direttamente dall’auto, attraverso i sistemi di bordo.

Il rapporto ha anche evidenziato differenze geografiche fondamentali: gli automobilisti cinesi danno la priorità alle informazioni sul parcheggio in auto, solo l'1% in meno rispetto alla scelta principale degli europei. Il 70% degli automobilisti americani preferisce le informazioni sul traffico, mentre il 67% afferma che le informazioni sul parcheggio sono fondamentali. I pagamenti in auto, considerati una nuova tendenza, si collocano al 12% di distanza dalla prima priorità globale.

Ma il rapporto, soprattutto, svela un lato oscuro: malgrado gli sforzi, molti marchi sono in ritardo rispetto ai sogni dei loro clienti, e devono recuperare il ritardo fornendo un approccio olistico ai servizi richiesti.

Duncan Licence, Chief Product Officer di Parkopedia, non è sorpreso dei risultati: “Poiché le nostre strade sono sempre più trafficate e la vita degli automobilisti diventa più frenetica, non siamo sorpresi di vedere che la domanda di funzioni connesse al viaggio, che rendono la guida più sicura e più conveniente, continua ad aumentare”.