Secondo il manuale della buona massaia, le spugnette per i piatti andrebbero cambiate in media ogni due settimane, ma nel frattempo meglio disinfettarle periodicamente lasciandole una mezzora in ammollo con sapone e acqua calda, oppure – rimedio della nonna – aggiungendo all’acqua calda sale, limone e aceto.
L’unica consolazione è che non costano una fortuna, ma neanche questo è riuscito a togliere ad una start-up formata da Scott, vigile del fuoco americano nel tempo libero inventore, e Anthony, consulente aziendale ed esperto in marketing, l’idea di risolvere alle massaie il fastidio di cambiare la spugnetta per i piatti, a patto che fosse davvero un fastidio.
Ma tant’è: un anno di fatiche e sperimentazione per regalare al mondo “Forever Sponge”, l’alternativa che non c’era. Realizzata in HPPE (high perfomance polyethylene) di livello 5 – in genere per uso militare - la spugnetta dei miracoli non solo è per sempre, ma può addirittura rientrare fra i beni da lasciare in eredità - spiegano ironicamente gli ideatori – ma in compenso costa meno dei diamanti (9 euro) ed è letteralmente indistruttibile, a prova delle lame dei coltelli più affilati. In più, grazie all’esclusivo mix di materiali, ha un elevato potere abrasivo, resiste a batteri e germi, è dotata di un sistema che ottimizza quantità molto basse di detersivo, è l’ideale per affrontare lo sporco più incrostato ma al tempo stesso è delicata con porcellane e i piani cottura in acciaio, ritrova la forma dopo un rapido passaggio in lavastoviglie ed ovviamente si fregia di essere un’alternativa ecologica, anti-spreco.
A smentire chi sta pensando che c’è gente in giro con pochi pensieri e meno ancora problemi, è sufficiente aggiungere che Forever Sponge è la protagonista di un’inaspettata raccolta fondi milionaria che servirà per finanziare la produzione e il lancio del primo lotto.