C’è un solo posto al mondo, dove chi è convinto che la società si stia impoverendo, che la cultura non “tira” quanto i social, e che i giovani vivono dentro agli smartphone, può tirare un sospiro di sollievo. A Torino, nei padiglioni del Lingotto Fiere, oggi monumento all’operaio Fiat, una sorta di icona tutta torinese, una volta all’anno, per cinque giorni appena, certe utopie diventano realtà. Lì dove un tempo c’erano bulloni da stringere, oggi il concetto di cultura si salda alle giovani generazioni.
Il Lingotto, da 35 anni a questa parte, è uno dei rari posti in cui vedere decine di giovanissimi in coda alle casse, ma non per fare un selfie con un autore per conquistare “like” (o meglio, non solo) o per comprare un accrocco elettronico di ultima generazione. Macché, tutti in coda per pagare un libro, anzi due. Incredibile, senza vederlo con i propri occhi è roba difficile da credere.
Dopo le poco edificanti traversie politiche sui nomi a cui affidarlo, l’edizione numero 35 – l’ultima diretta da Nicola La Gioia - ha aperto questa mattina i battenti, benedetta da una pioggia che in città era attesa da mesi, ma che dovrebbe avere l’accortezza di smettere almeno quando serve. Ecco.
Invece, ancora una volta, incuranti di acqua, tuoni e fulmini, le code alle biglietterie si sono fatte chilometriche fin dalle prime ore del mattino. Da lì in poi, la fiumana si è impossessata dei 115mila mq, vagando fra i 573 stand ospitati in tre padiglioni più l’Oval, fra scuole in visita e code infinite per un caffè o un panino.
Il tema della XXXV edizione è “Attraverso lo specchio”, considerato non solo un tema ma quasi un motto, il desiderio travalicare la quotidianità per sconfinare nei mondi della lettura, dove reale e fantastico si mescolano da sempre.
Come sempre nutrita è la scuderia degli ospiti, ben contenti di venire a Torino per sentirsi rockstar per un giorno, sensazione che alla maggior parte degli scrittori è quantomeno estranea. Citando dove capita: Niccolò Ammaniti, Gianrico Carofiglio, Mauro Covacich, Concita De Gregorio, Erri De Luca, Alain Elkann, Catena Fiorello, Dacia Maraini, Marco Missiroli, Roberto Saviano, Domenico Starnone, Neri Marcorè, Walter Veltroni. Ma i nomi sono molti di più, e spaziano dai libri alla cultura, lo sport, il giornalismo e lo spettacolo: è sufficiente spulciare il programma sul sito ufficiale per essere certi di riempire anche gli sguardi.
INFO PRATICHE
Biglietteria: su salonelibro.it e vivaticket.it è possibile acquistare il biglietto nominativo e non cedibile per l’ingresso al Salone. Sul sito tutte le informazioni su tipologie di biglietto, accessi, disposizioni di sicurezza.
Ingressi: gli accessi sono quattro: ai tre ingressi (Nizza, Mattè Trucco, Stazione FS Lingotto) si è aggiunto quello dal Centro Commerciale Lingotto.
Accesso alla Pista 500: per i visitatori del Salone del Libro è possibile raggiungere la Pista 500 della Pinacoteca Agnelli tramite un percorso di 15 minuti sulla storica rampa - accessibile dall’area esterna davanti al Padiglione 1 - che porta direttamente sul tetto del Lingotto.