di Giorgio Cortese
Il Corpus Domini venne istituita nel 1246 in Belgio grazie alla visione mistica di una suora di Liegi, la beata Giuliana di Retìne. Poi, due anni dopo, papa Urbano IV la estese a tutta la cristianità dopo il miracolo eucaristico di Bolsena nel quale dall'ostia uscirono alcune gocce di sangue per testimoniare della reale presenza del Corpo di Cristo. Si festeggia il giovedì dopo la solennità della Santissima Trinità.
A Favria la solennità del Corpus Domini, come da tradizione è stata celebrata giovedì 19 giugno dal parroco don Gianni Sabia. La celebrazione del Corpus Domini è un’occasione per tutti noi fedeli per riflettere sulla presenza reale di Cristo nell'Eucaristia e per rinnovare la fede. La processione del Corpus Domini, con l'ostia consacrata portata in processione, simboleggia Gesù che cammina con il suo popolo.
Per gli Alpini che sorreggevano il baldacchino e lo scortavano è stato un momento di riflessione sulla loro vocazione, sul servizio e sulla lealtà, valori che si intrecciano con il significato della festa. Gli Alpini sono chiamati a servire la Patria e la Comunità, così come il Corpo di Cristo è presente per servire l'umanità. La processione ha riunito le Comunità di Favria, Busano e Oglianico in un momento di preghiera e di unione fraterna. Gli Alpini, con la loro presenza hanno voluto ancora una volta testimoniare il loro forte senso di appartenenza, fratellanza, e di servizio per rafforzare i legami e l'unità.
Se l’Eucaristia durante la processione del Corpus Domini ci ricorda è il memoriale del sacrificio di Cristo per l'umanità, per gli Alpini, spesso chiamati ad affrontare prove e sacrifici, trovano nella festa del Corpus Domini un richiamo al valore del sacrificio e del dono di sé per il bene comune. Hanno partecipato per gli Alpini dei Gruppi di Favria e Oglianico i bravissimi: Alpini Martino Vaira, Alpino Roberto Bongera, Alpino Tomaso Baudino, Alpino Renzo Scaraffia, Alpino Aldo Nora, Alpino Antonio Freisa, Alpino Andrea Dematteis.