VOLPIANO - Se fosse un personaggio di un fumetto o di un film sarebbe certamente Archimede Pitagorico il genio tuttofare di Paperopoli. Oppure sarebbe il maggiore Geofrey Boothroyd, meglio noto con il nome in codice Q, l’inventore e fornitore dei gadget tecnologici di 007 James Bond. In realtà, si chiama Alessandro Fugazzotto, vive a Volpiano con la sua bellissima famiglia e con passione, impegno, professionalità e determinazione si è messo a disposizione di chi ha più bisogno. E’ l’ideatore dell’alzavaso universale For All e del prototipo di un nuovo vaso sanitario per diversamente abili: due soluzioni che abbattono le barriere architettoniche, semplificando la vita delle persone con difficoltà motoria e non solo.
Le creazioni brevettate del 39enne imprenditore volpianese, titolare della NoLimits, sono state selezionate alla Fiera Maker Faire di Roma dall’8 al 10 ottobre: il più importante Evento Europeo dedicato all’Innovazione rivolto ad aziende, ricercatori, enti ed istituzioni. Un obiettivo centrato per il canavesano da 12 anni rimasto paraplegico a seguito di un incidente motociclistico provocato da un malore improvviso. «Avevo 26 anni quando è accaduto l'incidente – racconta Alessandro Fugazzotto – Da quel momento ho iniziato a ricostruire la mia vita partendo dalla normale quotidianità che era inevitabilmente diventata più complessa. E’ stata una grande e nuova sfida. Insieme alle barriere mentali, quelle architettoniche sono diventate il mio “avversario”. Le persone anziane, quelle in carrozzina o semplicemente le mamme che spingono un passeggino sono la testimonianza che sono ancora molte le difficoltà oggi in materia di accessibilità».
Alessandro ha voluto sin da subito studiare soluzioni che gli permettessero di continuare a vivere in piena libertà l'ambiente bagno. «Anche in carrozzina non mi sono mai voluto porre dei limiti nel viaggiare. Difficoltà motorie o complicazioni legate all’età rendono difficile il compimento di alcune azioni igieniche necessarie e quotidiane - spiega Alessandro - con inevitabili privazioni della propria autonomia. Ho deciso di investire tempo e denaro in questo progetto, prendendomi personalmente la responsabilità di far conoscere delle soluzioni ideate e brevettate da chi vive quotidianamente certe situazioni. Con questi presupposti ho iniziato a presentare le mie idee, i miei prodotti a diverse Unità Spinali riscuotendo feedback molto positivi. Sono già stato a Torino, Novara, Milano, in Liguria, con l'obiettivo di visitarle tutte».
Fondamentale è stata la collaborazione con la Ponte Giulio, azienda leader nel settore, e il suo proprietario Enrico Carloni: «Ricordo ancora il giorno del primo incontro. Ho incominciato a spiegare il motivo che mi ha spinto a studiare delle soluzioni, ad un certo punto dalle parole passai ai fatti e gli chiesi: “sei disposto a fare una prova immaginando di essere come me che non muovo le gambe?”. Si rese subito disponibile e questo mi colpì moltissimo. Il risultato di quella prova? Una proficua collaborazione. E grazie alla condivisione di comuni valori tra cui inclusività, accessibilità e abbattimento barriere architettoniche nasce la mia società: NoLimits». Il 39enne volpianese ringrazia tutte le aziende che lo hanno appoggiato e sponsorizzato (Zehnder Group Italia, Ariston Thermo, Ponte Giulio, Handytech, De Paoli Sas, Nuova Ortopedia Battistoni) in questo progetto e guarda alla Fiera capitolina e oltre. Vorrebbe, infatti, trasmettere un messaggio di sensibilizzazione a tutti gli attori del settore: «Il bagno per diversamente abili non deve esser considerato argomento di serie B. C'è ancora molto da fare per poterci definire una società inclusiva».