CANAVESE - Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ha approvato il progetto per la riduzione delle perdite realizzato dal Centro Ricerche della Smat e presentato dall'Ato3 Torinese. L'Autorità d'ambito è l'associazione tra 290 Comuni, tutti ricompresi nel territorio della Città Metropolitana di Torino. Rappresenta l’ente di governo d’ambito cui è trasferito l’esercizio delle competenze spettanti agli Enti Locali per l’organizzazione del servizio idrico integrato, compresa la programmazione delle infrastrutture idriche.
L’intervento di 66 milioni di euro è stato ammesso alla quota massima finanziabile, ovvero 50 milioni, ed è il primo step di un ambizioso piano di infrastrutturazione digitale per complessivi 135 milioni di euro che ha come obiettivo la digitalizzazione ed il monitoraggio della rete di distribuzione di tutti i 290 Comuni, finalizzato alla riduzione delle perdite idriche. Il piano di digitalizzazione prevede la realizzazione di una rete di trasmissione che, partendo da Torino coprirà tutta la città metropolitana sulla quale veicolare i dati dei contatori intelligenti e di altri sensori evoluti che permetteranno la modellizzazione dello schema idrico Smat, il contenimento delle perdite ed il monitoraggio continuo dello stato di salute degli oltre 12.000 chilometri di reti acquedottistiche.
"La rapidità con la quale la Conferenza dell’Ato 3 Torinese ed il Mims hanno vagliato ed approvato in tempi record il progetto predisposto da SMAT sul recupero delle perdite sono la dimostrazione che i nuovi strumenti del Pnrr sono efficienti e riescono a coniugare la tutela e valorizzazione dei territori con la gestione sostenibile delle risorse idriche evitando aggravi sulle tariffe per i cittadini", dice Loredana Devietti Goggia, sindaco di Ciriè e Presidente dell’Autorità d’Ambito Ato3 Torinese. "Dopo il finanziamento – sempre da parte del Pnrr – dell’acquedotto della Valle Orco, apprendiamo con soddisfazione questo ulteriore riconoscimento da parte del Ministero che premia la capacità progettuale di Smat e del suo Centro Ricerche, in grado di concepire, elaborare e proporre un intervento che sviluppa ed integra ricerca applicata, innovazione tecnologica ed efficienza operativa", sottolinea Paolo Romano – Presidente di Smat,
Il progetto prevede la realizzazione di una rete di telecomunicazione dedicata che, partendo da Torino, coprirà tutta la rete idrica dei Comuni della Città Metropolitana (12.842 km di condotte, 617 impianti, 169 Punti Acqua Smat, 1.431 serbatoi di accumulo, 207 impianti di pompaggio e 89 impianti di potabilizzazione) e alla quale saranno collegati oltre 380.000 contatori e la sensoristica specificamente studiata per il controllo attivo delle perdite di rete. Sì migliorerà sensibilmente la qualità complessiva del servizio idrico integrato a vantaggio degli utenti: ora non rimane che attuare tutto nei tempi contenuti prescritti dal Pnrr.