CANAVESE - Col Decreto Aiuti ter, il Governo Draghi ha previsto un contributo per aiutare le famiglie italiane alle prese con i rincari sulle bollette e con l’aumento dei prezzi. Si tratta di una misura sociale una tantum di 150 euro. Il bonus interesserà una platea complessiva di oltre 22 milioni di italiani.
L’indennità di 150 euro arriverà direttamente in busta paga o sul conto corrente. Come si legge nella bozza del testo approvato dal Consiglio dei Ministri, il bonus è destinato a dipendenti, pensionati e partite IVA che percepiscono redditi non superiori a 20.000 euro lordi l’anno (per l’anno d’imposta 2021). Rientrano nell’elenco dei possibili beneficiari pure chi percepisce il reddito di cittadinanza e la Naspi, oltre ai lavoratori domestici, con requisiti differenziati caso per caso.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, l’accredito dei 150 euro avverrà direttamente nella busta paga di novembre, in caso di retribuzione imponibile non superiore ai 1.538 euro. Il pagamento avverrà in automatico e il bonus una tantum sarà riconosciuto previa dichiarazione del lavoratore. Bisognerà quindi comunicare al datore di lavoro di non aver percepito l’indennità da INPS o altri enti, così come previsto negli ultimi mesi anche per il bonus 200 euro. Il contributo sarà erogato una volta sola e non sarà cedibile, pignorabile e non rientrerà nel calcolo del reddito o nell’ISEE.
Per i lavoratori autonomi, invece, si attendono ancora i dettagli sul come e quando presentare la richiesta del «precedente» bonus di 200 euro. Il bonus di 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter sarà disponibile anche per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41. Sempre secondo la bozza, anche per queste categorie non sarà necessario presentare domanda.