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CASTELLAMONTE - Ha fatto molto discutere a Castellamonte quando avvenuto nei giorni scorsi in via Carlo Botta, dove una lite tra coinquilini è degenerata, finendo con l’accoltellamento di un 52enne e l’arresto di un uomo di 51 anni. Intervenuto a commento della vicenda il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, ha sottolineato la mancanza di risorse. Una carenza che impedisce di contrastare episodi simili, purtroppo sempre più frequenti, e di attivare azioni congiunte di prevenzione e repressione di fenomeni preoccupanti anche sul nostro territorio.

Si tratta di una situazione delicata, già esposta dal primo cittadino castellamontese e consigliere metropolitano, insieme ai suoi colleghi amministratori, al prefetto, la scorsa settimana a Ivrea. Pasquale Mazza è stato chiaro: servono investimenti economici, ma anche soluzioni alle sempre più gravi carenze di personale nelle fila delle forze dell’ordine. Mancano anche, secondo il sindaco, leggi chiare che «assicurino la certezza della pena per comportamenti inaccettabili, che ledono la persona, come accaduto a Castellamonte». 

«Quello che è successo nella notte tra venerdì e sabato scorso in città – puntualizza Pasquale Mazza - è la testimonianza di un problema che riguarda, in generale, la nostra società. Ci sono sempre più persone che devono quotidianamente fare i conti con problemi sociali ed economici». Il sindaco focalizza la sua attenzione anche sulla questione del crescente disagio giovanile e sulle problematiche che interessano le nuove generazioni: «Nelle famiglie di oggi, molto spesso entrambi i genitori lavorano. Usciti da scuola, in alcuni casi, i giovani non sono guardati più da nessuno. A casa non c’è qualcuno ad attenderli. Questo crea problemi dal punto di vista sociale. Non è un caso che fenomeni come bullismo, babygang e spaccio siano in aumento. Per fortuna in provincia la situazione rimane delimitata a casi isolati, ma in città è una grave criticità». 

«Combattiamo ad armi impari contro questi problemi. Ringrazio le forze dell'ordine per quanto fanno. Andrebbero aiutate di più. La mancanza di personale rende sempre più complicato per loro garantire una presenza capillare e adeguata sul territorio. Servono investimenti anche in risorse umane. Sono stato chiaro su questo con il prefetto. I tagli continui non aiutano, pure per le delicate questioni in tema di emergenza abitativa e assistenza sociale. Bisogna avere gli strumenti per affrontare queste problematiche, altrimenti non ce la facciamo».  (Marta Costantino)