Galleria fotografica

CUORGNE’ – La Città Metropolitana di Torino dice «no» all’apertura di una nuova cava per la produzione di materiali inerti in località Deir, non lontano da frazione Campore di Cuorgnè. Decisive le osservazioni del Comune, tra le quali, in particolare, il fatto che la zona scelta per il nuovo sito estrattivo sia stata colpita da un incendio nel 2017, il che vieta di procedere, almeno fino al 2032, alla necessaria variante al piano regolatore.

A darne notizia è stata la stessa amministrazione comunale, guidata dalla sindaca, Giovanna Cresto, con un post sulla pagina ufficiale del Comune: «Con determinazione n. 2252 del 10 aprile, trasmessa il 15 aprile, la Città Metropolitana di Torino ha posto fine al procedimento di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via), richiesta dalla Scavi-Ter di Morletto a dicembre 2024, finalizzata alla realizzazione di nuova cava per la produzione di materiali inerti presso località Deir. Città metropolitana ha preso atto di tutti i pareri espressi nella conferenza di servizi ed in particolare delle note trasmesse dalla Città di Cuorgnè con le quali si evidenziavano i seguenti aspetti: l'area oggetto di intervento nel vigente piano regolatore del Comune di Cuorgnè è inquadrata come area "per attività agricole e silvo pastorali" ed è pertanto necessaria l'adozione di una variante urbanistica. tuttavia, le particelle catastali rientranti nell'area di intervento sono state percorse da incendio nell'anno 2017; la Legge quadro in materia di incendi boschivi 353/2000 prevede che le zone boscate percorse da incendio non possano avere una destinazione diversa da quella preesistente per 15 anni. Pertanto non è possibile procedere all'approvazione della variante urbanistica prima che siano trascorsi 15 anni dall'incendio, ovvero nel 2032».

Osservazioni e segnalazioni di criticità che hanno portato, concludono dal Comune di Cuorgnè, «la Città Metropolitana a porre fine alla richiesta di Scavi-Ter di apertura di nuovo sito estrattivo. Tutte le altre considerazioni in materia di impatto ambientale, viabilità, restano assorbite e non verranno neppure esaminate».