TORINO - La Regione avvia la sua prima misura concreta in favore delle categorie che maggiormente sono state colpite dalla prolungata chiusura per l’emergenza Coronavirus. «La Giunta ha stabilito l’erogazione di un contributo a fondo perduto per tutti i commercianti e gli artigiani fino a 2500 euro, per una spesa totale di 88 milioni di euro - commenta il consigliere regionale della Lega, Mauro Fava - un sostegno che sarà fornito in maniera diretta, semplice, senza gli intralci burocratici. La Regione Piemonte, infatti, verserà le somme direttamente: bastano solo una pec e il codice Iban. Da lunedì prossimo verranno ufficializzate nuove misure economiche, sempre in favore di chi, in questi due mesi, non ha potuto esercitare la propria attività. Non dimentichiamo nessuno».

La Giunta regionale approverà entro il 15 maggio la delibera per il contributo a commercianti e artigiani da 88 milioni di euro, che rientra nell’ambito del piano «Riparti Piemonte» per complessivi 800 milioni di euro. A quel punto a tutti gli interessati verranno inviate le pec, a cui basterà rispondere di avere l’intento di riaprire fornendo il codice Iban e la Regione tramite Finpiemonte erogherà i capitali. 

Nel dettaglio, sono queste le attività che beneficeranno del contributo regionale (con i relativi importi):
- Ristoranti e agriturismi (8612 in Piemonte): 2500 euro
- Ristorazioni da asporto (2426): 2500 euro
- Gelaterie e pasticcerie (1196): 2500 euro
- Ristorazioni senza sede fissa (take away) (233): 1300 euro
- Società di catering (90): 2500 euro
- Bar (10032): 2500 euro
- Negozi di estetica e istituti di bellezza (3021): 2500 euro
- Barbieri e parrucchieri (8841): 2500 euro
- Centri benessere (301): 2500 euro
- Sale da ballo e discoteche (214): 2500 euro
- Taxi e Ncc (2280): 1000 euro

La Regione ha annunciato che oltre 37.000 aziende potranno ottenere per riprendere l’attività dopo due mesi di chiusura del Bonus Piemonte, che stanzia oltre 88 milioni di euro per erogare un contributo a fondo perduto di 2.500 euro per ristoranti, gelaterie, catering, bar, estetiste e parrucchieri, sale da ballo e discoteche, a 2.000 euro per la ristorazione senza somministrazione (gastronomie, piadinerie e pizza al taglio) e centri benessere, 1.000 euro per i taxisti.

La Regione, inoltre, abbatterà gli oneri e semplificherà le procedure di autorizzazione su suolo pubblico per la  creazione o  l’ ampliamento  dei  dehor , in modo da sostenere i pubblici esercizi nell’affrontare le misure di contenimento e distanziamento sociale previste per la Fase2. Da metà di maggio  tutti gli interessati riceveranno da Finpiemonte una comunicazione via pec  per indicare il conto corrente su cui ricevere il contributo a fondo perduto, che verrà accreditato nell’arco di qualche giorno.

«Erogheremo queste risorse subito  - garantisce il presidente Cirio - abbiamo eliminato tutta la burocrazia perché il danno c’è stato ed evidente, così come è evidente che dobbiamo aiutare le nostre imprese a ripartire. E nel Bonus Piemonte la garanzia sei tu. Cioè i nostri imprenditori, in particolare quelli colpiti più duramente dalla crisi che stiamo vivendo e per cui la riapertura rischia di tardare ancora diverse settimane. Non chiediamo nulla, nessun documento, nessuna dichiarazione. Il danno c’è stato, è conclamato ed evidente, e noi lo copriamo. La nostra priorità è intervenire per evitare la perdita di posti di lavoro e aiutare il nostro Piemonte a ripartire».