IVREA - Con un ritardo di quasi sei mesi si sono concluse le verifiche tecniche relative ai vari siti candidati ad ospitare il nuovo ospedale di Ivrea. E' quanto emerso in Consiglio regionale. A breve l’assessore Icardi incontrerà l'Asl To4 e i sindaci del territorio per definire una localizzazione condivisa. A darne notizia il consigliere regionale del Pd, Alberto Avetta. Che commenta: «Dopo tanto tempo sprecato stiamo forse, seppur faticosamente, arrivando al primo concreto passo. Ora bisogna recuperare il ritardo accumulato e andare avanti con determinazione senza alimentare altre sterili contrapposizioni tra territori».
In attesa di saperne di più, il Pd ha chiesto alla Regione di non abbandonare il vecchio ospedale al suo destino: «Saranno necessari anni per vedere i primi risultati e nell’attesa occorre occuparsi dell’attuale ospedale, che ha bisogno di interventi manutentivi (i cantieri Piano Arcuri e Pnrr finalmente sono partiti) e deve essere dotato delle migliori tecnologie, a cominciare dalla tanto attesa risonanza magnetica», dice Avetta.
«Il presidio di Ivrea vanta una squadra di sanitari di altissimo livello che, nonostante tutte le criticità, è riuscita a rendere di nuovo attrattivo il nostro ospedale - aggiunge il consigliere Pd - medici, infermieri, tecnici ed amministrativi costituiscono un valore aggiunto che la Giunta Cirio ha il dovere di tutelare e sostenere fornendo loro, domani, una moderna ed efficiente struttura ospedaliera, e garantendo, oggi, tutte le dotazioni tecnologiche che consentano di lavorare al meglio. Queste professionalità e competenze sono il nostro vero patrimonio pubblico. Sarebbe davvero un peccato se andasse disperso per l'inerzia di qualcuno».
Giusto lo scorso 16 maggio 2023, un gruppo di sindaci ha spedito una lettera al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e all'assessore alla sanità Luigi Icardi, sollecitando una decisione definitiva sulla location del nuovo ospedale. Decisione definitiva che Cirio e Icardi avevano assicurato entro la fine del 2022. La lettera, scritta dal primo cittadino di Bollengo, Luigi Sergio Ricca, è stata firmata anche dai colleghi sindaci di Caluso, Quincinetto, Albiano, Banchette, Cascinette, Vische, Borgofranco, Vestignè, Romano Canavese, Mazzè, Nomaglio, Montalto Dora, Lessolo, Andrate, Settimo Vittone, Carema, Palazzo Canavese e Strambino.