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IVREA - Sembrava tutto fatto per la scelta definitiva della location del nuovo ospedale di Ivrea e del Canavese. Con tanto di comunicato dell'assessore regionale alla sanità Luigi Icardi: «La scelta è frutto di uno studio comparativo, a cui si sono aggiunti alcuni nuovi elementi di giudizio e valutazione, da parte del gruppo di lavoro costituito da Regione, Asl To4 e Ires Piemonte - ha spiegato Icardi - la Montefibre è un'area ex industriale già urbanizzata, quasi completamente bonificata e inglobata nel contesto cittadino, vicino alla stazione e ai servizi, mentre quella di Pavone implicherebbe un elevato consumo di suolo agricolo. È inoltre prevista la realizzazione del nuovo svincolo autostradale di San Bernardo, inserito nel piano degli interventi, che migliorerà l’accessibilità all’ospedale per chi arriverà da fuori città».

Poi le prime defezioni, a partire da Mauro Fava, consigliere regionale di Forza Italia. Nel pomeriggio l'affondo di Fratelli d'Italia direttamente in giunta: stop alla delibera che individua l'area Montefibre per il nuovo ospedale. «Per evitare decisioni prese dall'alto senza l'adeguato confronto con il territorio interessato, la giunta odierna ha sospeso la delibera di individuazione del nuovo ospedale dell'Asl To 4. Abbiamo ottenuto che l'assessorato alla sanità riporti la valutazione nel gruppo di lavoro tecnico Ires che aveva già espresso un anno fa una relazione in merito. Altre conquista importante è stata la scelta, condivisa all'unanimità in giunta, di sottoporre la delibera anche al voto del Consiglio regionale, a garanzia della rappresentativita di tutti i territori piemontesi e della competenza alla pianificazione sanitaria», dichiarano l'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone, il segretario provinciale di Fdi Fabrizio Bertot e il consigliere del Comune di Levone, Maurizio Giacoletto.

La Giunta regionale, alla luce della proposta, ha dato mandato all’assessore Icardi di richiedere un aggiornamento della relazione tecnica predisposta due anni fa dal gruppo di lavoro coordinato dall’Ires, al quale verrà chiesto di valutare gli elementi emersi nell’ultimo periodo, in particolare l’effettiva impronta a suolo della superficie necessaria per il nuovo ospedale, la possibilità di un casello autostradale che agevola l’accessibilità veicolare e gli aspetti legati al consumo di suolo e alla destinazione urbanistica.