STRAMBINELLO - Sulla vicenda Ponte Preti arriva la presa di posizione, per l'esecutivo, del deputato della Lega, Alessandro Giglio Vigna. «Come già detto ad inizio agosto, Ponte Preti, altri 20 ponti in tutta la nostra provincia e diversi altri progetti in tutta Italia sono stati de-finanziati perché il finanziamento risaliva a più di 5 anni fa e perché il Ministero non ha visto interessamento da parte degli organi che avrebbero dovuto interessarsi dei progetti. I finanziamenti non rimangono in essere per sempre, dopo più di mezzo decennio è normale che vengano tolti».
Giglio Vigna ha però presentato un ordine del giorno sul tema: «Sono riuscito a riaprire la porta che era stata chiusa. Come già ribadito sta ora a Città Metropolitana, grazie alla porta riaperta dal mio ordine del giorno, andare al Ministero e portare le ragioni del rifacimento di Ponte Preti, anche perché, da cosa mi è stato detto in Città Metropolitana, le ragioni dei tempi lunghi paiono esserci. Città metropolitana avrebbe dovuto spiegare al Ministero queste ragioni già prima. Allo stato attuale nulla è perduto, Città Metropolitana ha ancora la possibilità di andare al Ministero e spiegare il perché di tempi così lunghi. Andare sul Ponte non serve a nulla, come detto più volte, bisogna andare al Ministero. Se da Città Metropolitana volessero, sono assolutamente disponibile ad andare con loro».
La Regione Piemonte fa inoltre sapere che l’assessore Marco Gabusi, tramite la Commissione Trasporti e Infrastrutture, nell'ambito della Conferenza delle Regioni ha proposto e fatto approvare, il 6 novembre scorso, un emendamento alla legge di bilancio 2025 che contenesse la proroga al 31 dicembre 2025 dei termini per l’affidamento dei lavori non solo del ponte Preti, ma anche di tutti gli interventi ancora in essere compresi nel "decreto ponti". Il decreto Ponti ha visto la luce nel 2019 ed ha visto finanziare in Piemonte oltre 32 interventi per 135 milioni di euro che sono stati assegnati agli enti locali e una parte di essi è già in fase di realizzazione.