«Il referendum di domenica nei tre Comuni della Valchiusella apre di fatto la strada alla fusione, con la Regione che dovrà votare la relativa legge regionale in materia, approvando di fatto la nascita di Val di Chy. È una novità per tutta la Provincia di Torino. Uncem ha sempre sostenuto e lo fa anche ora, che questi processi debbano nascere dal basso, in una piena condivisione tra i Sindaci dei Comuni, con le comunità chiamate a conoscere le nuove sfide e a pronunciarsi con il voto». Lo afferma Marco Bussone vicepresidente dell'Uncem Piemonte.

«Dunque non solo l'appeal degli incentivi economici, piuttosto interessanti nelle cifre annue, bensì un processo di comprensione, da parte di tutti i cittadini, di opportunità e anche criticità date dal nuovo cammino di intesa e fusione. Ciascuno in merito può esprimersi. Così è successo domenica. I sindaci dei tre Comuni hanno fatto un lavoro importante di animazione del territorio. Questo è il dato vero. Coinvolgere i loro concittadini. Spiegare quanto sta avvenendo, quali sono le occasioni di crescita. Come ripetuto in particolare dal sindaco Remo Minellono, questo nuovo Comune, con le risorse che arriveranno e i progetti che verranno messi in campo, deve lavorare per combattere lo spopolamento ricostruendo pezzi di sviluppo locale e assicurando nuovi servizi ai cittadini».

«Certamente il Comune nato dai tre precedenti dovrà essere motore e grande animatore dell'Unione montana Val Chiusella, nel quale rimane come centro più grande. Sia nel Comune, sia nell'Unione montana, seviranno idee, capacità culturale e politica, grande senso delle istituzioni. Il processo sarà complesso, le difficoltà molte. Ai Sindaci e alle comunità, Uncem conferma l'impegno e la massima vicinanza per affrontare i nuovi processi politico-istituzionali».