CASELLE - I carabinieri del nucleo Cites, distaccamento di Torino-Caselle, hanno eseguito controlli mirati presso alcuni laboratori di tassidermia in provincia di Torino, nell’ambito della campagna finalizzata al contrasto del traffico illegale di specie protette. Durante uno di questi controlli sono state rinvenute e poste sotto sequestro cinque zanne grezze di elefante africano (Loxodonta africana), specie considerata in pericolo di estinzione. Le zanne, di dimensioni considerevoli, misuravano tra 190 e 212 centimetri di lunghezza, a conferma della provenienza da esemplari adulti e del rilevante valore commerciale del materiale sequestrato.
Le zanne non avevano la documentazione prevista che ne attestasse la provenienza legale e il possesso lecito. Il titolare dell’attività, un italiano sulla quarantina, è stato denunciato per detenzione illecita di parti di specie protette, in violazione della normativa nazionale e internazionale sul commercio di specie a rischio di estinzione. Il commercio di specie rare, come l’avorio di elefante, sia grezzo che lavorato, è purtroppo ancora oggi diffuso.
Per tutte le specie animali e vegetali incluse nella Convenzione Cites – oltre 40.000 – è necessario dimostrare la legale provenienza mediante idonea documentazione, indispensabile per la loro detenzione e commercializzazione. Nel caso di zanne grezze di elefante, tale documentazione deve essere richiesta al Nucleo Carabinieri Cites territorialmente competente.








