SAN GIORGIO CANAVESE - Un nuovo incidente stradale contro un branco di cinghiali. Di nuovo sulla Torino-Quincinetto-Aosta, che attraversa il cuore del Canavese, nella stessa tratta di due anni fa quando il 30 ottobre del 2022 un’auto rimase distrutta e la conducente uscì illesa per un soffio. Questo episodio, l'altra mattina a San Giorgio Canavese, è solo l’ennesimo di uno stillicidio che non fa nemmeno più notizia con un bilancio impressionante che tocca tutte le strade statali, provinciali e comunali del Torinese. Lo sostiene la Coldiretti Torino che torna a chiedere provvedimenti.
«Questo nuovo incidente stradale causato dall’attraversamento di animali – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – dimostra che il problema cinghiali non riguarda soltanto gli agricoltori ma tutti i cittadini. Una situazione non più tollerabile. Città Metropolitana e gli Ambiti territoriali di caccia devono raggiungere gli obiettivi di depopolamento fissati anche per tenere lontano dai boschi della provincia di Torino il virus della peste suina africana. Servono almeno 20mila abbattimenti ogni anno senza zona franche per gli animali».
«Siamo stufi che questo problema non sia affrontato come una vera emergenza: non si tratta di dare un contentino agli agricoltori esasperati ma di difendere l’incolumità dei cittadini».