RIVAROLO CANAVESE - Il gradino è quello più alto del podio. Alle sue spalle spicca la scritta Bra Bra Fenix 2025 – Reverse Edition, ma più che le braccia alzate in segno di vittoria sono il sorriso e gli occhi di Martina Cavallo a raccontarci dell’ultima grande impresa dell’atleta rivarolese. Lo sguardo della portacolori delle Officine Mattio Cycling Team ci restituisce idealmente l’umiltà, la grinta, il talento, la passione e la determinazione che hanno guidato, un colpo di pedale alla volta, la canavesana al successo lo scorso 25 maggio nella trentaduesima edizione di una delle Granfondo più impegnative e suggestive. Un primo posto da urlo, che si aggiunge alla vittoria alla BGY Airport Granfondo 2025 di Bergamo, mentre a New York era stato un cerchione spaccato durante la corsa a fermarla.
In un percorso che si snodava tra Langhe, Monferrato e Roero, Martina Cavallo ha tagliato il traguardo per prima nella prova più lunga, percorrendo i 140 chilometri di tracciato (per 2900 metri di dislivello) in 4 ore 18 minuti e 39”. La medaglia d’argento è finita al collo di Roberta Bussone che ha chiuso in 4 ore e 19’04”. Sabrina De Marchi con 4 ore 49’38” ha invece conquistato il bronzo. E’ un’impresa strepitosa quella compiuta dalla ciclista di Rivarolo Canavese. In una corsa, con numeri da record e più di 1700 partecipanti tra tutte le categorie, l’atleta della «OM CC» si è imposta grazie ad un recupero formidabile, dopo essersi scrollata di dosso un po’ di ruggine in avvio di Granfondo. Per lei è stata una vittoria tutta in rimonta con la «staccata» decisiva piazzata, da campionessa vera, sulla discesa della Morra, a 10 chilometri dall’arrivo.
«La Bra Bra Fenix è la mia gara del cuore – ha commentato Martina Cavallo sui social – La prima a cui ho partecipato tre anni fa. Mai e poi mai mi sarei aspettata di salire lì, sul gradino più alto del podio. Una sfida contro la fatica, contro i momenti di difficoltà, contro la voce che ti dice “Non ce la fai…”. Ho rincorso, ho stretto i denti… e invece sì, ce l’ho fatta. E’ una vittoria che per me vale doppio, perché arriva dal cuore. Grazie al mio team, che non ha mai smesso di credere in me e mi ha supportata lungo tutto il percorso e al coach Alessandro Ottino, che mi ha guidata fino a qui. Mai smettere di lottare, mai smettere di sognare».