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IVREA - Indagato per lesioni aggravate dall'uso dell'arma il poliziotto che lo scorso 6 febbraio 2025, alla stazione di servizio di Viverone sulla bretella Ivrea-Santhià, ha aperto il fuoco per difendersi da un 26enne francese che aveva aggredito a martellate lui e il suo collega. A darne notizia il Sap, Sindacato Autonomo Polizia. In questi giorni a uno dei due uomini della polizia stradale in servizio quel giorno è stato notificato l’avviso di garanzia come atto dovuto. Il caso aveva generato numerose reazioni anche a livello nazionale.

«Puntuale come un orologio svizzero l’atto dovuto è arrivato - dice in merito il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni - i colleghi aggrediti con un martello sono stati obbligati a difendersi e hanno dovuto sparare per fermare l’aggressore. Siamo alle solite, non è stata fatta nessuna verifica dell’eventuale sussistenza di oggettive cause di giustificazione del reato e il collega ora dovrà affidarsi ai propri legali e ai propri periti per difendersi in merito a un fatto di servizio». Inizialmente l'agente non era stato indagato: ulteriori accertamenti da parte della procura di Ivrea hanno portato all'avviso di garanzia.

«Il collega - ha ricordato Paoloni - era di pattuglia, sia lui che l’altro operatore non solo avevano il dovere di fermare questa persona, che dopo avere causato un sinistro stradale aveva persino tentato di rubare un’auto, ma avevano anche il diritto di difendersi e lo hanno fatto con gli strumenti a loro disposizione. È inaccettabile che per fare il nostro dovere siamo noi a finire sotto processo. Ora il collega sarà obbligato a difendersi di tasca propria e sino a quando il processo non sarà concluso avrà pure la carriera bloccata”.

«Se da una parte l’avviso di garanzia consente al collega di partecipare sin da subito a tutte le fasi del procedimento penale dall’altra è anche vero che lo debba fare personalmente, nonostante stesse svolgendo una funzione pubblica - aggiunge il segretario del Sap - siamo certi che saprà dimostrare la correttezza del proprio comportamento e il nostro auspicio è che i tempi del processo penale siano rapidissimi. Questa è la dimostrazione di quanto sia urgente l’approvazione del Ddl sicurezza poiché contiene nuove norme relative alla tutela legale per fatti di servizio».