Scriveva  Jules  Renard, scrittore e aforista francese: “ Il mio  paese è là dove passano le nuvole più belle”. Mi è venuto da pensare a questa bella frase una sera nel rimettere nella rimessa l’auto ed osservando l’orizzonte gonfio di  nuvole nere che  spinte dal vento si avvicinavano sempre di più. Sicuramente erano dei nembostrati, di aspetto scuro  provocano pioggia continua o neve. Nuvole nere e tetre, incuranti oscurano la delicata luce del sole all’imbrunire, nubi che avanzano nel cielo plumbeo e greve. Queste nuvole nere sono simili all’animo delle persone che soffrono o che nutrono muta rabbia verso tutto e tutti. Scriveva un poeta che siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni e nei periodi in cui personalmente cerco di mettere in atto un cambiamento positivo, può succedere improvvisamente di sprofondare nelle sabbie mobili dello  scoraggiamento, ogni tentativo di miglioramento sembra destinato a fallire inesorabilmente e un senso di inutilità pervade la mia piccola esistenza.

Ma, proprio in quei momenti, è importante comprendere che le nuvole nere  del mio animo fanno parte del processo di trasformazione e sono indispensabili per superare le quotidiane avversità. Ritengo che sia importante accogliere il passato, per cambiare il presente e costruire il futuro, anche se nei  momenti bui, mi viene da pensare  che il destino si accanisca ingiustamente contro ogni mio tentativo di miglioramento.

Ma, se raccolgo i miei pensieri con calma e tranquillità, mi rendo conto che  l’emergere dei ricordi e delle sensazioni del passato accompagna tutte le azioni che vivo nel presente. Le nuvole in cielo sono simili ai sogni quando vagano nel fondo della mia mente. Certo è strana la  faccenda delle nuvole, se non ci fossero in cielo come potrei ammirare al meglio il tramonto come quella sera che ho osservato le nuvole nere.  Amo le nuvole,  perché mi ricordano come sia bello il sole. Ma quelle che mi piacciono moltissimo sono i nuvoloni neri! Sono molto più complicati e interessanti dei cieli azzurri senza nuvole. Se i nuvoloni neri e grigi fossero persone, sarebbero quelle di cui mi piacerebbe conoscere la storia. E’ molto più interessante capire cosa potrebbe nascondersi dietro uno strato di nuvole che avere sempre di fronte una tavola azzurra. E poi non sempre le nuvole offuscano il cielo, a volte lo illuminano con le nuvole nere e Forse proteggono gli occhi da un bagliore accecate, o pietose difendono delicatamente i miei pensieri. E poi sono delle nuvole, semplicemente nuvole.