CUORGNE' - Riprendono, senza limitazioni di accesso, questa sera alle 21:30, al cinema Margherita di Cuorgné, le proiezioni della storica rassegna «Due Città al Cinema». Questa sera l'appuntamento è con «Ritratto della giovane in fiamme», quarto lungometraggio e primo film in costume per Céline Sciamma. E' un film rivoluzionario, un dramma che si trasforma in un inno all’amore e all’eguaglianza. La storia è ambientata su un isolotto bretone nel 1770, la “giovane in fiamme” del titolo è Héloise, una ragazza che ha da poco abbandonato la vita monastica. La scintilla che, metaforicamente, accende il fuoco è invece Marianne, pittrice di talento ingaggiata dalla madre della giovane per farle un ritratto da mostrare al suo futuro marito, il promesso sposo della sorella maggiore morta all’improvviso.
Héloise, però, si rifiuta di posare, per sfuggire a un destino scritto da altri, così Marianne dovrà dipingerla di nascosto, fingendo di essere la sua dama di compagnia. Le due donne iniziano a frequentarsi e tra loro scatta un amore travolgente e inaspettato. Sciamma mette al centro della rappresentazione filmica la tematica del ritratto e dei segni che ingabbiano una personalità. In un epoca in cui era davvero difficile lasciarsi andare alle proprie identità, la regista dirige una storia d’amore sublime che libera i personaggi dalle convenzioni della società e dal contesto storico di riferimento. Costruito sul meccanismo di osservazione-reazione e su un’alternanza tra scene di interni e esterni sorprendenti sulla spiaggia, il film delinea in modo sottile e con ritmo il percorso della nascita e della paura del desiderio prima che questo finalmente bruci.
Con sintesi mirabile di forma e contenuto, Céline Sciamma racchiude il senso più intimo di ogni storia d’amore, riesce ad oggettivizzare il rapporto al centro del racconto fino a far dimenticare allo spettatore che si tratti di un amore fra due donne. Perché la storia tra Héloiese e Marianne è la storia di un amore. (Santho Iorio)