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TORINO - Al termine dell’Angelus di oggi, domenica 6 ottobre 2024, Papa Francesco ha annunciato che il prossimo otto dicembre 2024 si terrà un Concistoro per la creazione di nuovi cardinali. Sono ventuno, arrivano da tutte le parti del mondo. Tra gli italiani c’è monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla guida della diocesi che ha competenza anche su buona parte del Canavese, fino a Cuorgnè. «La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa che continua ad annunciare l'amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra. L'inserimento nella Diocesi di Roma manifesta poi l'inscindibile legame tra la sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo», ha detto il Papa.

Roberto Repole è nato a Torino il 29 gennaio 1967, è cresciuto a Druento e Givoletto, Comuni nell'arcidiocesi di Torino. Entrato in Seminario all’età di undici anni, ha compiuto gli studi superiori presso il Seminario minore, conseguendo la maturità classica presso il Liceo salesiano Valsalice di Torino nel 1986. Ha studiato filosofia e teologia nel Seminario arcivescovile di Torino e ha ricevuto l’ordinazione presbiterale dal cardinale Giovanni Saldarini il 13 giugno 1992. Dal 1992 al 1996 è stato Vicario parrocchiale presso la parrocchia di Gesù Redentore e collaboratore della parrocchia Ss. Nome di Maria in Torino. Ha proseguito gli studi di Teologia sistematica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, conseguendo la licenza nel 1998 e il dottorato nel 2001 con una tesi sul pensiero di Henri de Lubac in dialogo con Gabriel Marcel.

«L’annuncio dato dal Papa questa mattina, che l’Arcivescovo Roberto Repole sarà creato Cardinale nel Concistoro del prossimo 8 dicembre, è accolta con grande gioia e una profonda riconoscenza dalle Chiese di Torino e Susa. Con la sua scelta Papa Francesco continua a farsi vicino alle comunità cristiane di questo nostro territorio, manifestando nello stesso tempo il suo apprezzamento e il suo sostegno al nostro Vescovo Roberto, cui d’ora innanzi chiede una più intensa collaborazione nell’esercizio del servizio di Pietro alla guida della Chiesa universale. Il Papa esprime ancora una volta il suo grande e personale affetto nei confronti di Torino e del Piemonte: a nome delle Diocesi di Torino e Susa lo ringraziamo per questa attenzione e vicinanza, assicurandogli continua preghiera per il suo ministero di guida della Chiesa. Ci uniamo ugualmente alla preghiera con cui accompagniamo il nostro Vescovo Roberto in questo nuovo impegno che, ne siamo certi, saprà accogliere e vivere con le doti e la profondità spirituale che stiamo sperimentando nel suo essere pastore a servizio delle nostre Chiese di Torino e Susa», fanno sapere monsignor Alessandro Giraudo, Vicario generale della Diocesi di Torino, e don Daniele Giglioli, Vicario generale della Diocesi di Susa.