CUORGNE’ - I commercianti di Cuorgnè pronti a chiedere i danni al responsabile dei ritardi nei lavori al vecchio ponte sull’Orco, che è chiuso da ottobre 2022 al traffico veicolare. Il presidente dell’associazione commercianti e partite Iva di Cuorgnè, Maurizio Scafidi, ha preso carta e penna e ha scritto al Città Metropolitana e Comune per chiedere informazioni sulle tempistiche del restyling in corso d’opera.
«In qualità di Presidente dell’Associazione Commercianti e Partite Iva di Cuorgnè chiediamo a Città Metropolitana che si intervenga al fine di valutare il corretto svolgimento dei lavori anche e soprattutto in virtù dei seri danni che il prolungarsi dei tempi di svolgimento ha provocato e provocherà al tessuto commerciale della citta di Cuorgnè – scrive Maurizio Scafidi - a pochi giorni dalla data prevista per la consegna lavori è giunta notizia di un ulteriore proroga di ben 66 giorni, proroga che danneggerà ulteriormente la situazione del commercio cittadino già gravemente compromessa dal lungo periodo di chiusura del ponte e che è pertanto insostenibile sia per i commercianti che per tutti gli abitanti, dal momento che il cantiere divide il paese in due parti».
Sono pronti a dare battaglia, anche a colpi di carte bollate se il caso, i titolari delle attività commerciali: «Ci riserviamo il diritto di citare in giudizio, per richiedere il risarcimento dei danni subiti, chiunque verrà individuato come responsabile di quanto verificatosi in questi mesi. Non possiamo infine esimerci dallo spronare il sindaco e tutta la giunta della città di Cuorgnè ad essere vigili e a fare le dovute rimostranze in modo maggiormente incisivo, mettendo tutti i soggetti coinvolti innanzi alle proprie responsabilità e non accettando più risposte sibilline, tardive e poco esaustive da parte di Città Metropolitana». I commercianti chiedono a tutte le parti coinvolte di attivarsi per un senso unico alternato permanente che favorirebbe la «sopravvivenza del commercio locale».