CUORGNE’ - Ha fatto molto clamore la notizia della prossima riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè, data domenica 8 ottobre 2023 dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nel corso della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Taurinense. A gennaio il reparto di pronto soccorso tornerà operativo h24.
Questa mattina in IV Commissione sono stati auditi i consiglieri comunali Davide Pieruccini e Lidia Perotti (Gruppo consiliare Cuorgnè c’è), primi firmatari della petizione popolare con cui si chiedeva l’immediata riapertura del pronto soccorso di Cuorgnè. «L’annuncio del presidente Cirio è una notizia che ci rende felici e crediamo che il merito vada soprattutto ai 3232 cittadini che non si sono rassegnati alla chiusura. Si tratta di un servizio importante per una zona molto ampia di territorio canavesano. Mentre gli esponenti del centrodestra ci spiegavano che non era possibile tenere aperto il pronto soccorso, noi non ci siamo rassegnati e l’annuncio di Cirio è per noi una vittoria. Il nostro impegno non finisce qui, ma, insieme al Comitato Difesa Sanità del Canavese, vigileremo e manterremo alta l’attenzione, affinché agli annunci seguano i fatti».
Sulla vicenda è intervenuto con un comunicato stampa anche il Comitato in difesa della sanità pubblica: «Viste e ascoltate le dichiarazioni del presidente Alberto Cirio, questo Comitato esprime la propria soddisfazione per la dichiarata riapertura del pronto soccorso cittadino h24. Detto questo ricordiamo a tutta la popolazione che la riapertura è anche e soprattutto il frutto della lotta condotta da questo Comitato con incontri, riunioni, volantinaggi, manifestazioni fuori dall'ospedale e prima ancora della raccolta firma per riaprire il pronto soccorso organizzata e promossa dal gruppo consiliare Cuorgnè C'è».
«La pressione creata a livello di consenso nell'opinione pubblica è prevalsa sui tentativi di privatizzare il pronto con medici privati e sugli studi privati commissionati dalla Regione che ovviamente indicavano, come via migliore, la privatizzazione dei nosocomi di Cuorgnè e Lanzo – aggiunge il coordinatore del comitato, Riccardo Tessarin - Proseguiremo la nostra battaglia, vigilando sul quando, come e in quali modi il pronto soccorso riaprirà i battenti h24, riservandoci la possibilità ed il diritto di manifestare per garantire a tutto il popolo il rispetto dell'articolo 32 della Costituzione italiana. Saremo attenti anche per evitare in futuro tentativi di stravolgere il diritto alla salute con privatizzazioni varie».